Salone Csr 2025
Sostenibilità, una voce sempre più partecipata che chiede futuri diversi
Si chiude con 6mila presenze, 120 incontri, 530 relatori e 260 organizzazioni ospiti la tre giorni del Salone nazionale della Csr e dell’innovazione sociale. «Centinaia di persone», ha spiegato Rossella Sobrero, del gruppo promotore del Salone, «hanno capito quest’anno l’importanza della loro voce, e Il salone ha fatto loro da cassa di risonanza. Un’edizione dopo l’altra abbiamo sempre continuato a credere nel cambiamento»
di Alessio Nisi
È uno degli appuntamenti più attesi in Italia per confrontarsi sulla sostenibilità e anche quest’anno non ha tradito le aspettative. Nei tre giorni di attività, dall’8 al 10 ottobre 2025, all’Università Bocconi di Milano, Il Salone nazionale della Csr e dell’innovazione sociale (tredicesima edizione) ha richiamato 6mila presenze.
Tutti i 120 incontri, che hanno coinvolto oltre 530 relatori e 260 organizzazioni tra aziende, istituzioni e realtà non profit, hanno visto una grande partecipazione del pubblico, che ha interagito dando il proprio contributo nelle diverse attività.
L’edizione 2025 del Salone, Creare futuri di valore, si è svolta nel segno della partecipazione, a dimostrazione del fatto che continuare a parlare di sostenibilità è indispensabile soprattutto nel difficile scenario attuale.

L’importanza di dare voce al cambiamento
«Centinaia di persone», ha spiegato Rossella Sobrero, del gruppo promotore del Salone, «hanno capito quest’anno l’importanza della loro voce, e Il salone ha fatto loro da cassa di risonanza. Ci ha fatto molto piacere, perché un’edizione dopo l’altra abbiamo sempre continuato a credere nel cambiamento: è la stessa testardaggine, intesa come valore positivo, che oggi deve aiutarci a non cambiare idea, sia come persone che come organizzazioni, per costruire un futuro più sostenibile».
Sottolinea poi che «le aziende che hanno portato avanti le loro strategie con coerenza, nonostante tutto, sono state quelle che hanno avuto i risultati migliori».

La capsula del tempo
Tra le iniziative con cui pubblico ha interagito di più, c’è stata la Capsula del tempo, realizzata da Aworld in partnership con il Salone, grazie alla quale i visitatori hanno potuto scegliere tramite app fino a 3 azioni sostenibili tra quelle proposte, e impegnarsi simbolicamente a portarle avanti durante tutto l’anno.
Quasi 6 impegni su 10 (59,79%) riguardano l’ambito alimentare: le buone pratiche più scelte sono riutilizzare gli avanzi del frigorifero (17,73%), riflettere prima di fare la spesa (16,08%) e leggere le etichette dei prodotti (14,43%). Questo dato conferma come la sostenibilità passi anche dalle scelte quotidiane e dai piccoli gesti concreti di ognuno.
Oltre alla forte sensibilità ambientale, emerge con chiarezza anche l’attenzione alla dimensione sociale della sostenibilità: il 16,70% degli impegni registrati riguarda azioni di volontariato e partecipazione solidale.
L’impatto del Salone
Anche il Salone quest’anno ha voluto impegnarsi attivamente, misurando per la prima volta, in collaborazione con Operàri, l’impatto che le sue attività sono in grado di generare nelle persone che le vivono, attraverso questionari a cui hanno risposto oltre 160 partecipanti al Salone. I risultati saranno resi disponibili tra qualche settimana QUI.

Misurare gli impatti, un premio a chi fa meglio
Il Salone ha anche accolto la premiazione della quarta edizione del Premio impatto, dedicato alle organizzazioni che si impegnano a misurare gli impatti generati delle proprie attività. Quest’anno hanno partecipato 110 soggetti di cui 67 imprese, 38 enti del Terzo settore e 5 Pubbliche Amministrazioni.
Per la categoria imprese, i vincitori sono stati Fastweb e Istituti clinici scientifici Maugeri, per il settore non profit, sono stati premiati Save the children Italia e e Associazione bambini chirurgici – Abc, per la categoria Pubblica Amministrazione, sono stati premiati la Camera di Commercio di Treviso e il Comune di San Vito al Tagliamento.

Sul podio
Fastweb è stato premiato per la valutazione multidimensione dell’impatto dell’iniziativa dedicata alla formazione digitale gratuita Fastweb digital academy, caratterizzata da un solido impianto metodologico basato sulla teoria del cambiamento e sui principi di social value Italia.
Istituti clinici scientifici Maugeri ha ricevuto il premio per la valutazione volta a misurare l’efficacia dei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, strumenti clinico-organizzativi che definiscono il miglior iter assistenziale per specifiche patologie e garantiscono continuità e appropriatezza della cura.
Per il settore non profit sono stati premiati Save the children Italia, che con il progetto Arcipelago educativo si è impegnata a contrastare la povertà educativa misurando il learning loss per progettare piani didattici di contrasto, e Associazione bambini chirurgici – Abc per il progetto A scuola con Abc, volto a estendere l’intervento dell’associazione nella creazione di un ambiente e una cultura inclusiva andando a coinvolgere l’ambito scolastico, alunni e insegnanti.
Per la categoria Pubblica Amministrazione, sono stati premiati la Camera di Commercio di Treviso, la cui analisi ha permesso di far uscire lo stereotipo delle politiche della parità di genere dal generalismo virtuoso attualizzandolo nella specificità operativa delle pari opportunità e dell’inclusione, e il Comune di San Vito al Tagliamento, per aver prodotto un documento di impatto che ha adottato il linguaggio dell’informazione sui progetti e della dimostrazione del loro valore per mezzo del connubio virtuoso fra valorialità e valore civico.
In apertura e nel testo foto di ufficio stampa Salone nazionale della Csr e dell’innovazione sociale
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