Mondo
TERREMOTO. Il giornalista che ha perso tutto racconta il ritorno ad Onna
È Giustino Parisse: su Il Centro ha scritto il diario di una giornata tristissima
di Redazione
Sotto le macerie ha perso i due figli e la mamma. Ieri è tornato sul luogo della tragedia. Ecco alcuni passaggi del suo articolo apparso su Il Centro.
«Sono tornato nel paese che non c’è più. Sono tornato nella mia Onna. Dovevo recuperare poche misere cose. Qualche buono postale, una cartella con i documenti di un’altra vita, quella sparita nella notte dell’orrendo scossone, le foto dei miei figli. Sono arrivato poco dopo le 10. Prima tappa i vigili del fuoco. Solo con loro si entra nel paese spettrale. Sono gentili, non mi fanno aspettare. Mi accompagnano in quattro. Sono appena giunti da Roma a dare il cambio ai colleghi della prima ora. Danno un casco a me e mia moglie. Partiamo da via delle Massale e ci dirigiamo verso la piazza della chiesa. Gli occhi frugano cercando quello che c’era. Una finestra, una porta, un tetto. Ma la vista è come annebbiata. Tutto appare indistinto.
(…) Arrivo a casa mia. La finestra aperta è quella dove dormiva Maria Paola, il mio angioletto. La camera di Domenico non si vede più. Sparita. Dico ai vigili del fuoco che cosa vorrei recuperare. Sono rapidi. Si muovono con grande professionalità. Portano giù anche le foto dei miei figli. Le guardo e il cuore sobbalza. La rabbia si fa disperazione. Poi accarezzo i loro volti: papà e mamma sono ancora qui. Perdonateci se potete. Il pensiero va poi alla mia biblioteca. L’avevo intitolata a Maria Paola e Domenico. Il piccolo edificio sembra integro. Ho recuperato la chiave».
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.