Prospettive
Università, 100 borse per accendere il futuro di studenti lombardi e campani
Uni.On - Accendi il futuro è un progetto di Unicredit foundation in collaborazione con Fondazione don Gino Rigoldi e, per la Campania, Le Nuvole scpa, che permette di iscriversi all'università a ragazzi che altrimenti non ne avrebbero le risorse
Un interruttore per trasformare un diritto, quello allo studio, da lettera morta a realtà viva, ma anche un veicolo per costruire relazioni che durino nel tempo. È questo l’obiettivo di Uni.On – Accendi il tuo futuro, il progetto di Unicredit Foundation in collaborazione con Fondazione don Gino Rigoldi e, per la Campania, Le Nuvole scpa, nato per sostenere ragazzi che vogliono andare all’università ma non hanno i mezzi economici per farlo oppure non sono convinti del percorso. Grazie al progetto, sono 70 gli studenti (35 dalla Lombardia e 35 dalla Campania) che hanno ricevuto una borsa di studio triennale – la premiazione è avvenuta lunedì 6 ottobre presso la sede di Unicredit – per iscriversi a corsi di laurea stem o economici per l’anno accademico appena iniziato. L’anno prossimo saliranno a 100.
La mission
«Dare opportunità di crescita ai giovani è elemento fondamentale della nostra mission: non solo a quella parte di gioventù che troviamo tra gli esclusi, ma anche a chi, pur avendo il supporto della famiglia e la capacità di frequentare con profitto la scuola secondaria, non è convinto di avere l’opportunità di accedere all’università, magari perché non vuole pesare sul bilancio familiare, magari perché percepisce come nuovo e estraneo l’ambiente universitario», le parole di don Gino Rigoldi. «Un problema è fatto per essere risolto e un’opportunità per essere utilizzata», ha detto Rigoldi ai 70 vincitori. L’obiettivo è quindi quello di dare ai ragazzi l’opportunità di costruire un futuro ricco di «soddisfazione concretezza» anche a quelle «genialità» che provengono da contesti culturali ed economici meno fortunati, ma il ritorno positivo è anche per chi sta dall’altra parte: organizzatori, donatori, tutor. «Voi siete fortunati – ma questo progetto dà a noi la gioia di aver dato un’opportunità di crescita stimolante a persone che altrimenti non avrebbero avuto modo di viverla».

Il progetto e i nuovi orizzonti
Il progetto si compone di due fasi. Nella prima, a partire da 271 candidati sono stati selezionati 210 studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori che hanno potuto partecipare alla Winter school, un percorso di potenziamento organizzato con docenti dell’Università Statale di Milano e della Federico II di Napoli. In totale, 80 ore di formazione in matematica, scienze e logica trascorse in presenza o online e sempre a contatto con i tutor. Al termine, dopo un test finale i 70 più meritevoli, 35 per regione, sono stati premiati con la borsa di studio. La seconda fase del progetto, però, non si esaurisce con l’erogazione dell’importo (5 mila euro l’anno): i vincitori continueranno a essere accompagnati da tutor e parteciperanno a momenti di confronto collettivo per facilitare l’inserimento in ateneo durante il primo anno di studi, aiutando i ragazzi a superare ansie e paure e rendendo l’università un luogo «amico».
«Vogliamo offrire ai giovani la possibilità di credere nel proprio futuro e costruirlo su basi solide», il commento di Silvia Cappellini, direttrice generale di Unicredit Foundation. «Siamo orgogliosi di premiare merito e talento e felici di annunciare che questa iniziativa proseguirà con una nuova edizione». Come detto, le borse di studio saliranno a 100, per un totale complessivo di oltre due milioni di euro, mentre la Winter school accoglierà 300 studenti. L’azione si inserisce all’interno delle politiche, erogate da istituzioni e società civile, di contrasto al cosiddetto fenomeno dei «Lost Einsteins», cioè quei giovani ad alto potenziale che a causa di disuguaglianze di partenza non riescono a realizzarsi.

Un’opportunità per gli atenei
Per Stefano Simonetta, prorettore ai servizi agli studenti e al diritto allo studio dell’Università Statale di Milano, un progetto come Uni.On si inserisce pienamente in quella che viene chiamata la «terza missione» degli atenei. «Nel mondo iberico si usa un altro termine, “estensione”, che secondo me rende meglio l’idea: l’università deve estendersi nel resto della comunità». In questo senso, Uni.On risponde pienamente a questo obiettivo di impatto sociale: «Quest’iniziativa ci ha messo nelle condizioni di guardare a quei ragazzi e quelle ragazze che guardano all’università intimoriti e sognanti. Li abbiamo accolti e abbiamo cercato di farli sentire a proprio agio».
In apertura: la premiazione dei 70 vincitori delle borse di studio del progetto Uni.On – Accendi il tuo futuro (Unicredit)
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