Povertà

A Bari il guardaroba solidale che dona abiti nuovi e restituisce dignità

Il servizio promosso da Progetto Arca è gestito dall’associazione InConTra negli spazi in cui è già attivo il market solidale. Potrà aiutare oltre 3mila persone che vivono in fragilità economica. Dopo quelli di Milano, Roma e Napoli è il quarto corner di questo tipo realizzato dalla fondazione grazie a H&M Italia che contribuisce con il dono di indumenti e accessori

di Emiliano Moccia

Entrare nel guardaroba solidale di Bari inaugurato da Fondazione Progetto Arca e gestito insieme all’associazione di volontariato InConTra, è un po’ come entrare in una moderna e accogliente boutique di abbigliamento. Si gira tra gli abiti esposti, si provano i vestiti nei camerini, si sceglie ciò che va meglio e la si può portare a casa gratuitamente. Tutti capi e accessori totalmente nuovi, destinati a bambini, uomini e donne, che arrivano nel corner grazie alla collaborazione con H&M Italia. Dopo quelli di Milano, Roma e Napoli questa mattina la fondazione ha aperto anche nel capoluogo pugliese il servizio di sostegno concreto alle persone fragili in difficoltà economica. «Il nostro obiettivo è quello di creare relazioni e fare rete sia con le realtà del Terzo settore che operano nei territori sia con enti profit, in questo caso H&M, per realizzare interventi in favore degli ultimi, di chi vive in grave marginalità e povertà. Lo facciamo attraverso la costruzione di luoghi che vogliono promuovere sostenibilità, solidarietà e, in questo caso, circolarità dei beni» spiega Federica Pirovano, direttrice delle attività operative della fondazione, che ha partecipato al taglio del nastro.

Il taglio del nastro, da sinistra Francesca L’Abbate, H&M, Federica Pirovano, Progetto Arca, Vito Leccese sindaco di Bari, Luisa Verdoscia e Elisabetta Vaccarella

Per capire l’importanza del guardaroba solidale nel territorio del quartiere San Paolo in cui è già presente il market solidale curato da InConTra, basta soffermarsi sui numeri. «Le persone che possono scegliere e ritirare gratuitamente vestiti e accessori sono le stesse che frequentano il vicino market solidale per il sostegno alimentare, sempre supportato da Progetto Arca. Parliamo di oltre mille famiglie che vivono in condizioni di disagio economico e cittadini senza dimora, cioè più di tremila persone che ogni mese beneficiano di questo servizio» evidenzia Pirovano. «Abbiamo costruito questo nuovo luogo accogliente e sostenibile insieme all’associazione InConTra, per proseguire questa forma di collaborazione affinché non siano donati solo beni di prima necessità, come gli alimenti, ma anche beni come abiti o accessori per il guardaroba che restituiscono voglia di ricominciare e di camminare con più dignità all’interno della società».

Sono 15 i volontari che nei giorni di apertura del corner (lunedì e giovedì), nella sede di via Barisano da Trani 15, si alterneranno per accogliere, su appuntamento, le persone e guidarle nella scelta di abiti e accessori in base al loro gusto personale e alle loro esigenze. «Ogni settimana H&M ci dona capi di abbigliamento che noi debrandizziamo ed inviamo a Bari. Le famiglie avranno la possibilità di entrare nel guardaroba solidale, guardare e scegliere cosa piace di più. E questo è un aspetto a cui teniamo molto, perché è sintomo di dignità. Si potranno vestire uomini, donne e bambini, a seconda delle stagioni» aggiunge Pirovano.

Uno strumento per aiutare chi ha bisogno

Maglioni, scarpe, vestiti, giacche, borse e così via. Le persone in condizioni di fragilità che ogni giorno vengono seguite dai volontari del sodalizio barese possono beneficiare di un altro servizio. Dopo la Cucina mobile, il foodtruck donato sempre da Progetto Arca con il quale l’associazione distribuisce pietanze alle persone senza dimora, il corner di abbigliamento rappresenta un ulteriore strumento «per avvicinare chi ha bisogno di aiuto. Ci aiuta a “catturare” queste persone ed iniziare con loro un percorso di presa in carico, visto che spesso chi vive in situazione di disagio non pensa molto a sé stesso o al suo benessere, ma pensa solo a sopravvivere con quello che può» dice Michele Tataranni, presidente di InConTra, impegnato con gli altri volontari in azioni di sostegno ai poveri attraverso l’unità mobile, il bar sociale, la mensa e il foodtruck.

«L’aspetto nuovo ed importante di questo servizio che Progetto Arca ci permette di compiere è il fatto che i vestiti che famiglie e cittadini in condizione di povertà potranno scegliere e ritirare sono completamente nuovi. È una cosa davvero importante» sottolinea Tataranni «perché non solo offre un servizio utile, ma restituisce anche tanta dignità a che ne beneficia. Vedere questa boutique così curata, così bella, così organizzata, fa sì che le persone si possano avvicinare più facilmente e capiscano che viene donata loro dignità di vivere, di avere diritti, di non sentirsi abbandonate. Ogni azione che facciamo è una distribuzione di amore e questo agevola il nostro lavoro nell’integrazione sociale, nell’aiuto psicologico, nel lavoro con i bambini. La magia di questa azione è la rete che si è creata» conclude Tataranni. «Formare una rete tra associazioni, cooperative, istituzioni, aziende per raggiungere un risultato di questo genere, è una grande magia che permette di fare accadere dei miracoli». All’inaugurazione erano presenti anche Vito Leccese, sindaco di Bari, Elisabetta Vaccarella, assessora comunale alla Giustizia, Benessere sociale e Diritti civili, e Luisa Verdoscia, presidente del Municipio 3.

Un momento dell’inaugurazione del guardaroba solidale

Anche il presidente di Progetto Arca Alberto Sinigallia, ha mandato il suo messaggio di augurio per il servizio avviato: «Il guardaroba solidale, così come il market solidale, è un luogo prima di tutto di inclusione, dove le persone trovano una risposta rapida e concreta a un bisogno materiale, ma incontrano anche i volontari che le accolgono con un sorriso, che le ascoltano nel loro momento di difficoltà di vita, instaurando relazioni importanti per un processo di reintegrazione social. Oggi diamo vita a questo nuovo servizio per un sostegno concreto alle persone che si trovano in stato di povertà ed emarginazione sociale: la nostra mission da oltre 30 anni».


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