Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Media, Arte, Cultura

Donazioni/1. Sondaggio tra 3.700 navigatori in rete. L’internauta è un tipo solidale

Nel 2004, tre internettiani su quattro hanno effettuato una donazione. Lo rivela un sondaggio di Swg commissionato da Omnibus della solidarietà. C’entra l’effetto tsunami.

di Francesco Maggio

Donare per fini benefici? Bello a parole. Ma anche nei fatti, nei gesti concreti. Di almeno tre quarti degli italiani. Che utilizzano sempre di più come strumento di pagamento gli sms (57%) che hanno decisamente surclassato il buon vecchio bollettino di conto corrente postale (37%). Modalità preferita è la donazione in denaro (68,9%) seguita, a parecchie lunghezze di distanza, dall?acquisto di prodotti (46%) e dalla donazione di materiali (22,5%). L?importo donato oscilla soprattutto (nel 37,5% dei casi) tra 11 e 50 euro, mentre solo un?esigua minoranza, pari al 4,7%, si spinge a donarne oltre 500, preferendo in più della metà dei casi come ambito di intervento delle organizzazioni beneficiarie, quello delle guerre e calamità (58,8%), seguito da ricerca scientifica (46,8%) e cooperazione (29,9%). A fotografare come donano gli italiani per scopi solidaristici è la società di ricerca Swg che ha realizzato, a titolo gratuito per l?Omnibus della solidarietà, un?indagine su un campione composto da ben 3.700 navigatori internet, indagine che, denominata Monitor sulle donazioni, avrà luogo ogni anno. «Dai dati raccolti emergono, fondamentalmente, due cose rispetto a precedenti rilevazioni di questo genere», sottolinea Massimo Sumberesi, direttore della divisione marketing di Swg: «la propensione al dono degli italiani è significativamente aumentata. Questi dati, tuttavia, sono ?condizionati? dall?effetto tsunami e quindi andrebbero depurati da una certa emotività». «Per questo», aggiunge Sumberesi, «contiamo di ripetere annualmente l?indagine per monitorare costantemente il fenomeno donazioni». I soggetti che nel 2004 hanno effettuato una donazione appartengono prevalentemente a una fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni (80,7%), hanno di solito parenti bisognosi di assistenza nello stesso nucleo familiare (81,6%) e lo fanno essenzialmente per ragioni solidaristiche (69,9%) e per aiutare chi è meno fortunato (57,9%). La donazione viene di solito effettuata periodicamente (66,3%) per un importo medio di 191 euro e solo nel 28,8% dei casi si assiste a una donazione unica (per un importo medio di 59 euro). Quanto ai criteri di selezione delle organizzazioni prevale la condivisione valoriale (39,8%) ma determinante si rivela la trasparenza con cui vengono utilizzati e rendicontati i fondi (33,4%). «Si tratta di dati che mettono ben in evidenza», tira le somme Giangi Milesi dell?ong Cesvi, «come i donatori vogliano sempre di più sapere che tragitto intraprendono i loro soldi. Quindi la trasparenza è un fattore decisivo per il non profit. Ma vorrei evidenziare l?efficacia della ricerca: secondo Swg il campione di internauti è rappresentativo del 65 % della popolazione. Certo è un 65% che ha una fortissima predisposizione alla donazione».

Info: Omnibus che cos?è. Il partner etico

L?Omnibus della solidarietà è un?iniziativa messa in campo da Vita consulting, agenzia di consulenza del gruppo Vita non profit content company, finalizzata alla promozione dei progetti sociali delle maggiori organizzazioni non profit italiane. Si tratta di un?opportunità per creare partnership etiche vantaggiose, di breve e lungo periodo, tra imprese ed enti non lucrativi, per unire un gruppo di realtà non profit che garantiscono standard di efficienza e trasparenza e offrire alle imprese un?elevata varietà di opportunità di partnership.

Info: galbussera@vitacomunicazione.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA