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Politica & Istituzioni

Un muratore per maestro

La Dioguardi, oltre a costruire palazzi, getta le basi per l’integrazione e l’occupazione nelle borgate. A Bari ha “adottato” 500 ragazzi

di Massimiliano Franceschetti

«L?impresa che costruisce case deve pensare l?edilizia come uno strumento sociale. Deve far interagire l?impresa con il territorio, la città e i cittadini, facendo dell?azienda anche un laboratorio di cultura». Parola di Gianfranco Dioguardi, amministratore delegato della Dioguardi spa, operante nel settore delle costruzioni edili e delle opere di ingegneria civile ad alto contenuto tecnologico. Se cercavate un?azienda profit con un debole per la solidarietà, l?avete trovata. Per la conferma basta chiamare la scuola media Luigi Lombardi di Bari, nella borgata San Paolo (circa 33 mila residenti), tra le più disagiate e con il più alto tasso di criminalità del capoluogo pugliese. Lì, in sei anni, la Dioguardi ha compiuto un piccolo miracolo: riavvicinare molti ragazzi alla scuola. Il tasso di evasione scolastica, per esempio, è calato dal 30 al 3 per cento, e aumentano le richieste di iscrizione. In che modo? Con un?adozione in piena regola, prevista da una convenzione siglata con il Provveditorato agli studi di Bari. Se oggi circa 500 alunni utilizzano il computer, si collegano con Tecnopolis e col Politecnico, pubblicano un giornalino (?Contrada Tesoro?), diffuso per le strade, e hanno ritrovato la voglia di confrontarsi in una classe e amare i libri, il merito è soprattutto del team Dioguardi, che dona attrezzature informatiche e sportive, offre borse di studio agli studenti più meritevoli e investe circa 40 milioni all?anno per l?adozione. «L?obiettivo di questa iniziativa», spiega Maria Cristina Venanzi, responsabile del settore comunicazione, «è quello di attrarre i giovani allo studio con gli stessi meccanismi motivazionali che animano un?impresa. Trasmettiamo gratuitamente conoscenze e valori perché vogliamo puntare sui ragazzi e, intanto, disegnare un?immagine positiva della nostra azienda». Nello stesso quartiere, insieme alla fondazione Giovanni Paolo II, è stato costruito anche un centro sociale polifunzionale. La Dioguardi spa ha anche un altro fiore all?occhiello: un itinerario di formazione-lavoro per favorire l?inserimento sociale di giovani disoccupati sullo stile di un?analoga esperienza spagnola. In collaborazione con alcuni istituti per la formazione professionale organizza infatti scuole-cantiere gratuite (quattro edizioni dal ?90, di cui due in terra transalpina) per insegnare i mestieri dell?edilizia ai disoccupati e aiutarli a trovare un lavoro, stimolando soprattutto la creazione di cooperative. I ragazzi, selezionati dagli uffici di collocamento, trascorrono in cantiere un periodo tra i 6 e i 9 mesi (gruppi di 4-15 persone per circa 1.200 ore), alternando fasi di formazione teorica e pratica sotto la diretta assistenza di un tutor dell?impresa. La scheda Nome:Dioguardi spa Settore:Costruzioni edili e opere di ingegneria civile ad alto contenuto tecnologico Amm. delegato:Gianfranco Dioguardi Data di nascita:1917 Dipendenti:400 Fatturato:137 miliardi nel ?96 Sedi:Milano, Roma, Bari, Francia, Stati Uniti Sede legale:Piazza della Repubblica 39, 20124 Milano Telefono:O2/6599857, fax 02/6575074 L’opinione Cultura uguale sviluppo Il patrimonio vero di una nazione è rappresentato dalla sua cultura e dalla sua intelligenza. È un fatto indubbio, già espresso da Carlo Cattaneo nei suoi scritti economici, che «non c?è lavoro e non c?è capitale che non cominci con un atto d?intelligenza». Partendo da quest?idea le imprese sociali si devono proporre con lo specifico ruolo di attori sociali e con il compito di curare la crescita del territorio: e ciò non può avvenire senza processi di diffusione della propria cultura, capaci di agevolare quelli educativi. Ecco perché è necessario salvaguardare prioritariamente proprio l?educazione dell?obbligo che, specie nelle aree emarginate del paese, sembra non obbligare più nessuno allo studio. Sono convinto che il sistema delle imprese debba andare verso la scuola senza però toccarne la gestione che deve rimanere competenza dello Stato. Il sistema dell?impresa non deve entrare nel merito dell?insegnamento, ma cercare di renderlo possibile. Per questo deve cercare di trasferire all?insegnamento tutte le sue capacità organizzative, per sensibilizzare l?interesse dei giovani allo studio e alle strutture scolastiche. di Gianfranco Dioguardi, amministratore delegato Dioguardi spa


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