Education & Scuola

Treviso. 30 maghrebini occupano il Duomo

Hanno trascorso la notte dormendo lì contro lo sgombero di alcuni alloggi abusivi e destinati alla demolizione. La Curia tenta una mediazione

di Ettore Colombo

Circa trenta immigrati hanno trascorso la notte dormendo sotto il colonnato del Duomo di Treviso, vigilati dalle forze dell’ordine. Si tratta di immigrati maghrebini che avevano occupato l’edificio religioso per protestare contro lo sgombero dagli alloggi di Borgo Venezia, di cui avevano preso possesso abusivamente e che da tempo sono destinati alla demolizione. Il gruppo di immigrati è stato aiutato da numerosi cittadini che hanno portato loro cibo e bevande calde, oltre a coperte e sacchi a pelo. Tra gli extracomunitari ci sono anche 18 bambini, uno dei quali nato sei giorni fa, e una donna incinta che ha però trascorso la notte a casa di un fratello. Qualche momento di tensione si è registrato in serata, quando è giunto sulla piazza il direttore dell’Ater, il consigliere comunale Pierantonio Fanton della Lega. Si è verificato uno scontro tra l?esponente leghista e i rappresentanti dei centri sociali del gruppo ?M21?, che affiancano i maghrebini. I toni della protesta, però, sono rimasti sul piano verbale. Intanto la Curia trevigiana, in mattinata, ha ripreso l’opera di mediazione nel tentativo di trovare una nuova sistemazione abitativa per il gruppo. Gli immigrati che presidiano attualmente l’esterno del Duomo, affiancati da esponenti dei Centri sociali del Nordest, sono tutti regolarmente assunti da aziende della zona, i cui sindaci sono stati interessati direttamente del problema. La questione verrà affrontata al più presto nel corso di un vertice convocato in prefettura. Mentre il sindaco di Treviso, il leghista Giancarlo Gentilini, ha ribadito che sulla vicenda non ritiene vi sia nessun commento da fare, ?solo leggi dello Stato da rispettare e far applicare?. Il vescovo si è impegnato ora a pagare i pernottamenti in albergo agli occupanti fino a lunedì. Ma potrebbe non bastare per far concludere la protesta. Le case, di proprietà dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater), erano inagibili e dopo lo sgombero sono state abbattute per consentire la costruzione di nuovi alloggi. Nello spazio davanti al Duomo le famiglie hanno disposto coperte e materassini e hanno consumato fino ad ora pasti cucinati altrove dai gruppi di volontariato che li sostengono. Per i servizi igienici la scorsa notte è stato necessario l’intervento dei vigili del Fuoco per forzare due wc chimici situati in una piazza della città.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA