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Non chiama nessuno, chiude telefono antiracket a Palermo

Il centralino era un'iniziativa della Confesercenti

di Gabriella Meroni

Contro il racket e l’usura la Confesercenti di Palermo aveva attivato a marzo un numero di telefono per offrire ai commercianti del capoluogo siciliano, soffocati dal racket, un modo per ribellarsi e denunciare i loro aguzzini. L’iniziativa era stata pubblicizzata con numerosi manifesti e volantini distribuiti a buona parte dei negozi della citta’. Ma da marzo ad oggi quel telefono non ha mai squillato e dopo 5 mesi di ‘silenzio’ l’organizzazione di categoria degli esercenti ha deciso, seppur con grande amarezza, di disattivarlo. A darne notizia, oggi, il segretario della Confesercenti di Palermo, Giovanni Felice. ”Lo abbiamo chiuso -afferma- perche’ non ha mai chiamato nessuno, proprio nessuno. Perche’ a Palermo, a sentire i commercianti, nessuno paga il pizzo”.


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