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Sostenibilità sociale e ambientale

Botteghe solidali ecco cosa fare per aprirne una

Si possono seguire diverse strade per poter lavorare nel settore del commercio equo.

di Sara De Carli

Con alcuni amici sono interessata a un lavoro nel mondo equo e solidale. Ho girato varie botteghe e cercato in internet, ma non riesco a capire a chi bisogna rivolgersi per cominciare. Vorrei sapere quali mezzi economici servono, in che forma ci deve costituire, cosa si può fare per avere finanziamenti.

Francesca C. (email)

Per lavorare nel mondo del commercio equo e solidale ci sono più strade. La nostra lettrice può lavorare come commessa in una bottega o collaborare con le grandi centrali di importazione: lì ci sono molteplici ruoli professionali, dalla contabilità alle relazioni esterne. In questo caso si può cominciare col dare un?occhiata al sito del consorzio Ctm, che ha una sezione dedicata alla ricerca del personale (altromercato). L?altra via è quella di aprire un punto vendita. Da qualche anno Transfair organizza un corso di formazione mirato a questo: si chiama Commercio equo: istruzioni per l?uso. Il prossimo corso sarà a Fiesole il 15 e 16 ottobre. Si tratta di una full immersion nel commercio equo: una presentazione dei marchi di garanzia e degli attori coinvolti, informazioni fiscali e finanziarie con un esperto di imprese non profit, tutte le implicazioni connesse alle diverse forme giuridiche, lezioni sulle tecniche di comunicazione e di vendita. Il tutto chiarito con la simulazione di un caso pratico. Il corso prevede 25 partecipanti, costa 180 euro + Iva e le iscrizioni chiudono il 17 settembre. All?inizio del 2005 il corso sarà riproposto in una città del sud Italia (info: TransFair Italia, tel. 049.8750823). Visto che siete un gruppo di amici, potete anche pensare di aprire una Bottega del Mondo. Per essere tali, infatti, è necessario garantire almeno 20 ore di apertura settimanali e costituirsi come cooperativa o associazione non profit: sono esclusi, in questo momento, i punti vendita di titolari singoli. Il punto di riferimento è l?associazione Botteghe del Mondo: lì non troverete un negozio bello e pronto, come se fosse una rete di franchising, ma vi daranno molti consigli per redigere lo statuto e per aprire la vostra bottega (Associazione Botteghe del Mondo per il Commercio Equo). In generale, da un punto di vista legale e fiscale serve questo: aprire una partita Iva, iscriversi al Registro esercenti commerciali presso la Camera di commercio, ottenere le licenze per le diverse categorie merceologiche che si intendono trattare, fare domanda di autorizzazione all?apertura presso il Comune. In media l?investimento iniziale è sui 20mila euro. Non ci sono finanziamenti specifici, ma a seconda del vostro profilo potreste partecipare, per esempio, ai bandi per l?imprenditoria femminile o giovanile. L?associazione Bdm, inoltre, ha stipulato di recente una convenzione con Banca Etica che garantisce prestiti a condizioni agevolate alle Botteghe del Mondo. Il punto Per lavorare nel commercio equo e solidale si possono seguire diverse strade: dall?aprire un punto vendita dopo aver seguito i corsi di Transfair, al lavorare nelle centrali di importazione come Ctm, oppure entrare nella grande famiglia delle Botteghe del Mondo, unendosi in cooperativa o associazione con altri

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