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Trapianto di tessuti: l’Italia detiene il primato europeo

Presentati al congresso AIRT a Modena i dati delle attività di donazione e trapianto d'organo 2004

di Benedetta Verrini

Rigenerare la pelle dopo una grave ustione, sostituire un osso dopo un incidente o un tumore, riacquistare la vista persa a causa di una malattia della cornea è possibile grazie a un particolare tipo di trapianto, quello di tessuto, che, al pari di quello d’organo, può salvare la vita o migliorarla radicalmente. In Italia esiste un’importante organizzazione attiva anche per questo tipo di trapianti, l’AIRT, la rete di ospedali che effettuano trapianto d’organo e tessuto appartenenti a sei regioni – Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Valle D’Aosta, Puglia e provincia autonoma di Bolzano – e che nel 2004 ha stabilito un record di prelievi europeo. Basti pensare che, secondo i dati, nel 2004 i prelievi di cornea effettuati sono stati 2030, quelli di pelle 196, quelli di osso 1399, quelli di valvole cardiache e segmenti vascolari 91. L’Associazione Interregionale Trapianti si avvale di un’organizzazione capillare per il prelievo da donatore e di laboratori di conservazione tra i più moderni, che rende possibile per un gran numero di persone il trapianto di tessuto. ?I trapianti di tessuto da donatore danno risultati migliori e sono più tollerati rispetto a protesi ossee artificiali o alla pelle artificiale. – ha commentato il professor Franco Filipponi, Presidente Airt, nel corso del congresso che si è appena tenuto a Modena (10-12 marzo) – Questi trapianti sono resi possibili solo grazie alle Banche dei tessuti, strutture di prelievo e conservazione, e al coordinamento capillare con gli ospedali nei quali vengono effettuati i prelievi e gli interventi.? L’AIRT può contare infatti su banche di tessuti all’avanguardia, come quella dell’ospedale di Siena per la conservazione della cute, l’Istituto Ortopedico Rizzoli a Bologna e l’Ospedale Careggi a Firenze per il prelievo e la raccolta di tessuto scheletrico. L’AIRT è attiva anche sul fronte della ricerca, con particolare attenzione al trapianto di cellule staminali. ?Oggi a partire dalle cellule staminali è possibile ricreare in laboratorio tessuti della cornea, della pelle e dell’osso-cartilagine da reimpiantare. I risultati terapeutici ottenuti negli studi clinici in corso sono molto promettenti – ha detto il professor Filipponi – e ci hanno convinto a puntare su questo tipo di attività. Uno degli obiettivi futuri dell’AIRT è proprio quello di dotarsi di strutture necessarie per la manipolazione, l’amplificazione e la conservazione di cellule staminali, in modo da sviluppare applicazioni terapeutiche che, nel caso dei tessuti, sono già pienamente fattibili.? Per quanto riguarda il trapianto di organi, attività preminente e consolidata dell’AIRT, anche nel 2004 si è registrata una crescita costante del 10% dei volumi di attività rafforzando così il ruolo di rilievo che l’Associazione Interregionale già riveste a livello nazionale. Nel 2004, su una popolazione totale di 16.299.083, sono stati effettuati 1034 trapianti d’organo, pari a 63,4 per milione d’abitanti. In aumento costante il numero di donatori effettivi, che nel 2004 ha raggiunto quota 26 per milione d’abitanti, contro una media italiana di 21,1.


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