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Tsunami: dove sono finiti gli sms degli italiani?

Sei mesi dopo il maremoto che ha devastato il sud est asiatico un'inchiesta di Vita in edicola da sabato 25 giugno svela i numeri dei soldi spesi e quelli ancora da spendere

di Stefano Arduini

Ricordate? Pochi giorni dopo lo tsunami che il 26 dicembre scorso scatenò l?inferno sulle coste del sud est asiatico gli italiani sollevarono un?onda di solidarietà mai vista prima. In poche settimane le donazioni toccarono la vetta di 46 milioni di euro. Il Governo decise di affidare quei fondi alla protezione civile per finanziare progetti umanitari in Sri Lanka. Sei mesi dopo cosa è stato fatto con quei fondi? Non molto per adesso. In un?inchiesta che comparirà sul prossimo numero di Vita in edicola da sabato 25 giugno attraverso le testimonianze della Corte dei conti, dei cooperanti impegnati in Sri Lanka e della stessa Protezione civile si illustrano le ragioni di un meccanismo che è andato in tilt. Il quadro definitivo dell?allocazione dei fondi infatti è stato approvato solo il 15 giugno e così a sei mesi di distanza sono stati effettivamente spesi meno di 6,6milioni di euro (pari al 40% della quota riservata alle organizzazioni non governative). I restanti fondi, in parte depositati su un conto di un istituto italiano intestato al Dipartimento di Protezione civile e in parte erogati ad altri enti fra cui Vigili del fuoco e Fao, sono invece stati impegnati, ma non acora effttivamente spesi.


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