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Droga, Croce rossa: “la Russia apra al metadone”

A Mosca la terapia con il metadone è vietata perchè ritenuta essa stessa una forma di tossicodipendenza

di Redazione

La Croce Rossa Italiana partecipa all’appello mondiale lanciato dalla comunità scientifica internazionale e dalla Rete di persone che vivono con l’HIV per sensibilizzare le autorità Russe all’utilizzo di terapie sostitutive per la cura dei tossicodipendenti. La terapia con il metadone, i cui risultati positivi per l’individuo e per la società in cui questi vive sono riconosciuti in Europa da decenni, è vietata in Russia e in diversi altri Paesi del mondo, in quanto ritenuta essa stessa una forma di tossicodipendenza. L’appello firmato dal Presidente dalla Croce Rossa Italiana non si ferma soltanto a dimostrare scientificamente gli errori delle teorie contrarie al metadone, ma richiede che sia permessa la libertà di ricerca in Russia. Più di uno scienziato, infatti, è sotto processo in Russia per aver sostenuto l’importanza e la validità delle terapie sostitutive, contravvenendo, in questo modo, alla legge che ne proibisce l’uso.


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