Leggi & Norme

Sistema integrato interventi e servizi alla persona: pronta la legge quadro

la Giunta veneta ha approvato un disegno di legge che mette al centro degli interventi il cittadino e la famiglia

di Redazione

Per semplificare e coordinare tra loro le tante e diverse norme che in questi anni si sono stratificate nel settore delle politiche e dei servizi sociali, la Giunta veneta, su proposta dell?assessore regionale alle Politiche sociali Antonio De Poli, ha approvato un disegno di legge dal titolo «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi alla persona» che raccoglie ma anche rielabora i testi di legge regionali in materia di servizi sociali dagli anziani ai giovani, dai disabili all?infanzia, alla famiglia, mettendo al centro dell?azione e degli interventi il cittadino e la famiglia. Rivoluzione positiva «Il nuovo disegno di legge», chiarisce De Poli, «andrà ora all?esame del Consiglio regionale. Esso si pone come una rivoluzione positiva nell?ambito delle politiche sociali che fa cambiare prospettiva d?intervento e accelera in modo sostanziale l?adeguamento dei servizi alle mutate condizioni sociali e culturali della società: dal progressivo invecchiamento della popolazione, alla non autosufficienza, al coordinamento degli interventi tra i diversi soggetti ». Nel concreto, il disegno di legge punta a superare alcune leggi di settore ed è composto di 66 articoli, suddivisi in dieci titoli, dedicati ai principi generali del sistema regionale, ai soggetti, agli strumenti di programmazione e partecipazione, al richiamo al principio della sussidiarietà, alle aree di intervento, ai livelli essenziali di assistenza regionali, alle risorse umane e finanziarie, ai sistemi di verifica e valutazione, all?innovazione e alle sperimentazioni gestionali. «Con questa proposta», sottolinea l?assessore regionale, «il governo veneto intende avviarsi verso la realizzazione di un moderno sistema di servizi al cui centro è collocata la persona nel suo ambiente di vita e nel suo territorio». Con quest?obiettivo la legge quadro articola una rete integrata dei servizi che coinvolge Comuni, terzo settore ed altri soggetti pubblici e privati, per garantire una efficace risposta ai bisogni della popolazione. Particolare attenzione è stata data al principio di sussidiarietà. La famiglia e le sue funzioni sociali sono protagoniste della politica e dell?azione regionale, sostenute dalle future aziende pubbliche di servizi alla persona (che dovrebbero nascere dalla trasformazione delle Ipab) e dai soggetti del terzo settore, delle cooperative sociali, delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale, perché siamo convinti che la creazione di una capillare rete di solidarietà rivesta una parte fondamentale nell?azione di contrasto alle situazioni di bisogno. Inoltre, la proposta di legge quadro avanzata dalla Giunta veneta chiede che gli interventi sociali siano pianificati attraverso la concertazione tra tutti i soggetti attivi, la promozione di forme di associazioni tra i Comuni per la gestione associata dei servizi e delle funzioni, l?istituzione di osservatori per l?analisi aggiornata della realtà sociale, la creazione di un sistema informativo al servizio degli enti locali. Cittadini protagonisti «Tutto questo perché», conclude De Poli, «nella nostra visione di un moderno sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali, i cittadini non sono più solamente fruitori dei servizi, ma protagonisti in relazione attiva con le istituzioni per costruire il benessere sociale e in qualità di utenti, hanno diritto di scegliere tra più soggetti gestori e di essere informati sulle offerte e sui costi».


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