Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Debiti in famiglia, un ciclone sulla Lombardia

Economia/ L'emergenza usura nella regione più ricca, ben 96mila casi nel 2005: una cifra record. Così associazioni e fondazioni mettono a punto strumenti per affrontare la situazione

di Carmen Morrone

Numeri che fotografano una realtà paurosa: sono quelli emersi dai dati sull?usura nella più ricca regione italiana. In Lombardia nel 2005 sarebbero 93mila le persone vittime dell?usura mentre sono ben 460mila quelle protestate. Dati che trovano conferme anche nelle indagini fatte da associazioni come Telefono Blu e dal Centro nazionale di prevenzione dell?usura della Camera di commercio. Se il fenomeno ha assunto queste dimensioni, colpendo soprattutto piccoli e medi imprenditori (mentre al sud le vittime sono soprattutto le famiglie), come si può combatterlo e prevenirlo? Il primo obiettivo deve esser quello di mettere in rete le tante realtà associative che sono impegnate sul territorio. Per questo Vita consulting ha promosso un forum nella sede del settimanale. Attorno al tavolo erano presenti Ferdinando Superti Furga, presidente della Fondazione Lombarda antiusura onlus, Marco Morganti responsabile del Laboratorio banche e società di Banca Intesa, Luciano Gualzetti presidente della Fondazione san Bernardino onlus e Fabio Strazzeri del comitato dei saggi di Codici-Centro per i diritti del cittadino Lombardia. A moderare il dibattito Giuseppe Frangi, direttore responsabile di Vita. Vita: L?usura si svela un fenomeno che colpisce le regioni ricche in maniere uguale se non maggiore di quelle povere. Come spiegate un fenomeno di questo tipo? Ferdinando Superti Furga: Ci sono tanti fattori che rendono molto verosimili quei numeri. Anche in una regione ricca la dinamicità del sistema porta all?espulsione dal mercato del lavorro di molte persone che si trovano subito in grave in difficoltà. Gli individui o le piccole imprese possono trovarsi in situazione di rischio, ricorrono magari a finanziamenti non dico di usura, ma a tassi abbastanza elevati. In questi casi, per esempio, la nostra Fondazione interviene ristrutturando il debito, perchè i soggetti coinvolti non sono più in grado di ottenere prestiti dalle banche commerciali comuni. Naturalmente la meritevolezza del soggetto diventa un parametro importante per valutare il nostro intervento. Per il resto non vorrei fare alcuna considerazione di carattere moralistico, ma lo sfascio dei matrimoni sta contribuendo a creare molte situazioni di criticità. Raddoppiano tutte le spese e molti soggetti si trovano davanti a difficoltà invalicabili. Luciano Gualzetti: Dal Quinto rapporto della diocesi di Milano emerge un dato che conferma questa tendenza: nei casi di usura, nel 2001 le problematiche legate al reddito erano il 25%, nel 2005 sono salite al 31%. Ed è un incremento che incide più sugli italiani che sugli stranieri. I problemi di reddito sono legati alle spese dell’affitto, del mutuo e al denaro per arrivare a fine mese. Fabio Strazzieri: Il problema dell?usura è un problema di accesso al credito: il sistema bancario italiano non è stato e non è tuttora in grado di garantire condizione adeguate. Chi ha bisogno di accesso al credito quasi sempre trova chiusi i canali ufficiali e così finisce per dover entrare nel mercato illegale. Ci si spiega allora perché in una società ricca, l?esposizione al rischio d’usura è maggiore. Se un imprenditore ha una crisi di liquidità e ha bisogno di colmarla in fretta, se non riceve denaro legalmente può anche ricorre a chi lo offre in modo illegale. Mauro Morganti: Gli esclusi sono spesso persone sulle quali paradossalmente bisognerebbe puntare molto come società. Basti pensare agli studenti universitari. Il fatto che in Italia non ci sia un sistema ben fatto di prestito universitario è un sistema illusoramente democratico di welfare. Se all?università non sei così povero da prendere una borsa di studio parziale o totale, ti ritrovi senza nessun sostegno. Da noi non ci sono prestiti agli universitari invece bisognerebbe facilitare l?accesso al credito di una categoria che oltretutto domani avrà risorse in abbondanza e sarà prima clientela del sistema bancario. Vita: Che cosa può fare il mondo delle associazioni e delle fondazioni antiusura per affrontare questa forma di emergenza? Superti Furga: Le faccio un esempio di come agisce la nostra Fondazione. Quando un?azienda che si trova in stato di dissesto ricorre alla cassa integrazione speciale, il lavoratore è garantito quantomeno per un certo periodo di tempo. Però, è ben noto come l?erogazione dello stipendio avvenga dopo un certo periodo di mesi. Questa è una classica situazione di esposizione al rischio di finire nel circolo dell?usura. Come si può evitare questo rischio? Noi, in collaborazione con Banca Intesa che apre un conto corrente a favore del lavoratore, permettiamo di prelevare la cifra che verrà poi pagata dalla cassa integrazione guadagni. La Fondazione antiusura copre gli interessi, garantendo al lavoratore disponibilità di denaro senza nessun onere. Gualzetti: Come Fondazione San Bernrdino cerchiamo di intervenire prevenendo il fenomeno. Così abbiamo attivato Carta Equa, che consiste in una carta prepagata distribuita tramite i centri d?ascolto. I centri d?ascolto non erogano aiuti economici, ma la pressione è sempre più forte: le richieste di intervento economico sono passate dal 4% del 2001 al 10% del 2005. Questo conferma come il fenomeno dell?indebitamento stia travolgendo le famiglie: conseguenza di un accesso al credito al consumo che diventa sempre più facile e disinvolto. Vita: Questo dimostra che c?è anche una questione culturale da affrontare… Strazzieri: Certo. Ed è un fattore decisivo. Come associazione facciamo un lavoro di fondo, spiegando a chi si rivolge a noi cosa significhi un buon utilizzo delle risorse economiche; invitando a fare il bilancio famigliare, per il quale abbiamo anche preparato un manualetto. Morganti: Anche per questi motivi sono convinto che la battaglia contro l?usura sia un tipico progetto da non profit, perché il soggetto pubblico dovrebbe costruire una macchina di competenze che non ha. è il non profit che sviluppa gli strumenti per misurare questo tipo di ?credito problematico?, e riesce a risolverlo. Quando vedo lavorare il personale della Fondazione vedo mettere in pratica competenze eccezionalemte sofisticate. Quanto al credito al consumo, non si deve demonizzare lo strumento. Il problema è il suo conrollo. Gualzetti: Non sono d?accordo, perché tra i nostri compiti c?è anche quello di mettere la pulce nell?orecchio. Anche il credito al consumo ti può ingannare, immette l?idea che si possa avere tutto quando nella realtà le cose sono molto diverse. Superti Furga: Siamo ancora troppo latitanti nel mondo della scuola. Lì sarebbe importante poter intervenire. Perché a scuola non si insegna il bilancio famigliare di cui parlava prima Strazzieri? Quello è uno strumento fondamentale, molto più formativo per un ragazzo che non conoscere cos?è una partita doppia. Morganti: Io chiamo in causa anche il mondo per il quale lavoro. Per affrontare seriamente il problema usura credo occorra un sistema bancario capace di assumere, come criterio di valutazione della bontà del credito , anche un criterio immateriale. Quando le banche troveranno l?algoritmo ?dell?onorabilità? della persona sarà possibile che facciano credito ad una quantità di soggetti che oggi sono esclusi. I protagonisti del Forum Ferdinando Superti Furga Presidente della Fondazione Lombarda antiusura. Nata nel 1997 grazie ad una dotazione della Fondazione Cariplo. Anticipazione sociale è un progetto per i lavoratori di imprese in cassa integrazione. Info: via Verdi, 8 – 20121 Milano; tel. 02.86454345 Luciano Gualzetti Responsabile della Fondazione San Bernardino, nata nel 2004 con lo scopo di assistere i cittadini lombardi in stato di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura. è promossa dalle diocesi lombarde. Info: www.fondazionesanbernardino.it Fabio Strazzieri Rappresentante di Codici-Centro per i diritti del cittadino, associazione impegnata a promuovere e tutelare i diritti dei cittadini con particolare riferimento alle persone più emarginate. Info: sportello.lombardia@codici.org web: www.codici.org Mauro Morganti responsabile del Laboratorio banche e società di Banca Intesa. La Banca sostiene il progetto Anticipazione sociale della Fondazione lombarda antiusura aprendo conti per anticipare lo stipendio ai lavoratori in cassa integrazione speciale.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA