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Cluster bombs: disegno di legge per la messa al bando

Sono 37 i senatori che hanno firmato un disegno di legge per la messa al bando delle bombe a grappolo. Usate anche nel recente conflitto libano-israeliano, e le cui vittime sono in prevalenza bambini

di Redazione

Sono 37 i senatori firmatari del disegno di legge di modifica della legge 374/97 (messa al bando delle mine antipersona) che ha l’obiettivo di estenderne gli effetti anche alle cluster bomb, micidiali ordigni che colpiscono prevalentemente la popolazione civile. A firmare il disegno di legge esponenti dell’Ulivo, di Forza Italia, di Rifondazione Comunista, del Gruppo delle Autonomie, dei Verdi, del Misto, dei Comunisti Italiani, di Italia dei Valori. La richiesta della messa la bando delle cluster bomb nasce da una coalizione internazionale composta da più di 115 organizzazioni della società civile che, con una campagna che ha preso il via nel novembre del 2003, ha chiesto la cessazione dell?uso, della produzione e del commercio di queste armi, e l?assunzione di responsabilità da parte degli utilizzatori per la bonifica dei territori colpiti e l?assistenza alle vittime. Le munizioni cluster (bombe a grappolo), armi di grandi dimensioni lanciate da aerei, elicotteri o sistemi di artiglieria che si aprono a mezz’ aria spargendo ad ampio raggio centinaia di submunizioni più piccole, progettate per esplodere al momento dell’ impatto con il suolo, rischiano di causare una crisi umanitaria ancora più grave di quella dovuta alle mine, anche a causa dell?altissimo numero di submunizioni innescate che lasciano al suolo. Per esempio, si calcola che le munizioni cluster usate in Iraq nei soli mesi di marzo e aprile 2003 contenessero tra 1,8 e 2 milioni di submunizioni, molte delle quali non sono esplose all?impatto con il terreno. “Il recente ritrovamento di questi ordigni in Libano, utilizzati dall’esercito Israeliano nel conflitto contro Hezbollah, ha reso ancora più urgente la discussione di questo disegno di legge – dichiarano i senatori dell’Ulivo Nuccio Iovene e Silvana Pisa. L’approvazione di questo disegno di legge, che equipara tali ordigni alle mine per i suoi devastanti effetti sulla vita delle popolazioni colpite,? dichiarano Nuccio Iovene e Silvana Pisa primi firmatari del disegno di legge, “collocherebbe il Senato italiano all?avanguardia nella lotta contro queste armi inumane ed indiscriminate?. “La significativa adesione di tanti senatori, appartenenti a diverse forze politiche, a questo disegno di legge testimonia la sensibilità e la disponibilità di larga parte del Senato per la messa al bando anche delle bombe a grappolo. Sarebbe importante che il Presidente del Senato e il Presidente della Commissione Difesa, prendendo atto di questa disponibilità e sensibilità, dessero seguito all’iter del disegno di legge al fine di arrivare ad una sua rapida conclusione. Con l’approvazione di questo provvedimento – concludono Iovene e Pisa – l’Italia può diventare l’apripista per la messa al bando totale di questi ordigni. E’ una battaglia di civiltà, come quella contro le mine antipersona, che continua”.


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