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Banca Mondiale: la Focsiv incontra Wolfowitz

Gli verrà consegnata una lettera di critica sul modo in cui la BM sta trattando le negoziazioni in agricoltura presso il Wto

di Gabriella Meroni

Oggi una delegazione della CIDSE, l?alleanza degli organismi cristiani di Cooperazione allo sviluppo di Europa e Nord America, di cui Volontari nel Mondo – FOCSIV rappresenta il membro italiano, incontrerà a Bruxelles Paul Wolfowitz, presidente della Banca Mondiale. In tale occasione verrà consegnata a Wolfowitz una lettera di critica sul modo in cui la Banca Mondiale sta trattando il tema relativo alle negoziazioni nel settore dell?agricoltura presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio, in particolare sui temi di fondamentale importanza per i paesi in via di sviluppo. La Banca Mondiale ha infatti pubblicato un documento di ricerca dal titolo ?Implications of Agricultural Special Products for Poverty in Low-Income Countries? che è stato poi successivamente ritirato. Tale documento affronta la questione dei “prodotti speciali”, ossia la richiesta da parte dei PVS di designare una lista di prodotti fondamentali per la loro autosufficienza alimentare come il mais, il miglio, etc. da esentare da riduzioni tariffarie e da tutelare attraverso un meccanismo speciale di salvaguardia che consenta loro di proteggersi da aumenti improvvisi delle importazioni estere. ?Il riconoscimento di questi prodotti speciali ? sostiene Sergio Marelli, direttore generale FOCSIV – aiuterebbe i paesi più poveri a difendersi dal dumping, ossia dalle importazioni a basso costo dei prodotti agricoli soprattutto dall’Europa, che danneggiano le già fragili economie locali. La critica che rivolgiamo alla Banca Mondiale è quella di aver effettuato una ricerca che contiene gravi e serie mancanze, e che costituisce una falsa rappresentazione delle proposte politiche che i paesi in via di sviluppo rivolgono all’OMC. Critica ancor più forte per l?esclusione di ogni forma di consultazione, da parte del gruppo di lavoro, di altri esperti su questa tematica e decisori politici dei paesi coinvolti?. ?In questo modo la Banca Mondiale ? continua Marelli – trascura le priorità dei Paesi più svantaggiati nel determinare le politiche commerciali a livello globale. La Banca Mondiale nella sua attività di ricerca deve assumersi la responsabilità di affrontare le questioni relative allo sviluppo dei paesi più poveri con oggettività, garantendo la serietà e la partecipazione più ampia possibile da parte di studiosi, esperti e decisori politici dei paesi coinvolti?.


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