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Fao: allarme cereali, tra prezzi alti e carestie

Dati preoccupanti in un recente rapporto

di Gabriella Meroni

Tifoni, siccita’, inondazioni, epidemie ed infestazioni hanno pregiudicato le prospettive della produzione risicola nel 2006, cosicche’ si prevede una crescita quasi zero della produzione mondiale di quest’anno. Anche nell’emisfero meridionale le prospettive per la produzione di riso 2007 sono negative, secondo un rapporto Fao. Anche i prezzi dei semi oleaginosi hanno subito una tendenza al rialzo, ma gli aumenti sono stati ben piu’ bassi di quelli registrati per i cereali, fattore che potrebbe provocare nella prossima stagione un abbandono progressivo di queste coltivazioni verso quelle piu’ redditizie di cereali. Se questo avverra’, non fara’ che esacerbare ulteriormente gli squilibri gia’ presenti, specialmente nel mercato degli oli di semi, che ha assistito ad una domanda cresciuta piu’ rapidamente della produzione. La forza dei mercati cerealicoli ha effetti a catena sul settore della carne e dei prodotti caseari. La rinnovata fiducia del consumatore, conseguenza dei diminuiti focolai di malattie animali, fa prevedere un recupero della domanda globale di carne, ma la previsione di possibili costi alti per il foraggio, minacciano di rimandare questa ripresa nella produzione zootecnica e nel settore carni. Per quanto riguarda il settore caseario, le preoccupazioni riguardo i costi degli alimenti animali sono passate in secondo piano a causa delle prospettive negative della produzione di latte in Australia e nell’Unione Europea, che insieme forniscono un terzo delle esportazioni di latte a livello mondiale. Come conseguenza di cio’ la FAO prevede un restringimento del mercato dei prodotti lattiero-caseari e, alla fine, un calo dei prezzi registrato agli inizi dell’anno. La crescita della produzione nei paesi in via di sviluppo resta comunque sostenuta ed e’ prevista ad oltre il 4 per cento, in larga misura dovuta ai buoni guadagni registrati in alcuni paesi asiatici e sudamericani. La produzione globale di zucchero ha recuperato a tal punto che si prevede superera’ di nuovo la domanda dopo tre anni di deficit. Le proiezioni sulla produzione stimano un aumento di 155.5 milioni di tonnellate nel 2006/07. I prezzi mondiali dello zucchero si sono ridimensionati dopo il picco raggiunto nel febbraio 2006, il piu’ alto registrato negli ultimi 25 anni. Il mercato rimane tuttavia molto suscettibile alle oscillazioni della domanda ed alla volatilita’ dei prezzi.


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