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Lombardia – assistenza residenziale e semiresidenziale malati AIDS e sindromi HIV correlate (BUR 22/1/2007 n. 4)

di Redazione

Ai Direttori Generali Ai Direttori Sanitari Ai Direttori Sociali delle ASL della Regione Lombardia Circolare N. 35 /SAN Con D.G.R. VII/20766 del 16 febbraio 2005 sono stati definiti i requisiti organizzativi e strutturali per il convenzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali per l’assistenza ai malati di AIDS e sindromi correlate, con differenziazione tra casa alloggio di tipo a e di tipo c; è stato altresì avviato il monitoraggio del fabbisogno regionale ai fini di una corretta programmazione dell’offerta, definiti i tempi massimi di assistenza in relazione alla tipologia di struttura ed aggiornate le tariffe. Successivamente con nota prot. n. H1.2005.0042916 del 19.09.2005 e con nota prot. n. H1.2006.0001414 del 12.01.2006 sono state fornite le indicazioni per la stipula delle nuove convenzioni e i criteri di individuazione della tipologia di struttura, in relazione alla valutazione del fabbisogno assistenziale rilevato con l’utilizzo della scheda AIDASS. Per quanto riguarda le case alloggio ad alta integrazione sanitaria – tipo c è previsto il pagamento come segue: □ a tariffa ridotta in caso di assenze superiori a 3 notti consecutive per un tempo massimo di 30 gg. □ a tariffa piena per una assistenza corrispondente a 24 mesi nel triennio di vigenza delle nuove convenzioni. La DGR specifica altresì che “i tempi indicati possono essere derogati solo previa autorizzazione motivata scritta da parte dell’Azienda Sanitaria Locale di residenza che ha disposto l’assistenza, così come definito dalla regione nella d.g.r. n. VII/76471 del 19 ottobre 2001.” Ne consegue che per soggetti inseriti/presenti alla data del 16 febbraio 2005 in strutture convenzionate come case alloggio di tipo “c”, per i quali non si sia già concluso il progetto assistenziale, è prossima la scadenza dei 24 mesi; benché ai fini del riconoscimento tariffario il termine decorra dalla data di firma della convenzione, non omogenea tra le ASL. Stante quanto sopra si forniscono le seguenti indicazioni: o Alla data del 16 febbraio 2007 i soggetti inseriti in casa alloggio di tipo “c” da oltre 24 mesi dovranno essere rivalutati utilizzando la scheda AIDASS che verrà tenuta agli atti del competente Servizio della ASL e inviata dietro specifica richiesta; analogamente la rivalutazione verrà condotta ogniqualvolta un soggetto raggiunga tale termine; o Tale rivalutazione ha effetto sull’analisi del fabbisogno assistenziale presente sul territorio regionale, mentre l’effetto sulla remunerazione, e quindi abbattimento della tariffa, decorre a partire dai 24 mesi successivi alla stipula della convenzione; o Nel rispetto del percorso progettuale che deve garantire innanzitutto la centralità della persona, occorre evidenziare l’eventuale prolungarsi del fabbisogno assistenziale in struttura ad alta integrazione sanitaria, assumendo formalmente la responsabilità valutativa di prosecuzione del percorso assistenziale, da parte della ASL. In tali casi la rivalutazione dovrà essere effettuata ogni anno. o Per coloro per i quali invece sarebbe possibile il passaggio in struttura di tipo “a” – casa alloggio sociosanitaria a bassa intensità, ma non vi fosse disponibilità di posti letto, è necessario che venga lasciata traccia della ricerca effettuata, evidenziando se questa ha dato in assoluto esito negativo (nessun posto disponibile sul territorio regionale) oppure esito positivo, ma con ubicazione geografica determinante fattore di grave criticità per la futura dimissione dal percorso assistenziale. In tali casi saranno fornite indicazioni sulle modalità di abbattimento della tariffa, da attuarsi oltre i 24 mesi dalla data di stipula della convenzione. Da ultimo si informa che questa U.O. Prevenzione, Tutela Sanitaria e Veterinaria, anche con l’apporto di un gruppo di lavoro apposito e che vede rappresentate oltre alla DG Sanità, la DG Famiglia e Solidarietà Sociale, le ASL, sta lavorando, anche attraverso la predisposizione di strumenti informatici, per valutare l’adeguatezza dell’attuale rete ed addivenire, entro il 2008, alla formulazione di ipotesi evolutive nell’ambito dell’assistenza residenziale e semiresidenziale ai malati di AIDS e sindromi HIV correlate. Distinti saluti Il Direttore Generale Dr. Carlo Lucchina


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