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Bio e finanza etica, alleanza al mercato

Al via la seconda giornata di informazione sui prodotti e servizi di Banca Popolare Etica. Target: i clienti di due note catene naturali...

di Chiara Cantoni

Fra biologico ed economia solidale è sempre più amore a prima vista: questione di feeling e di vision. E come in ogni relazione, dopo un periodo di frequentazione clandestina, arriva il momento di ufficializzare: l?occasione si presenterà con la seconda edizione de Il biologico per la finanza etica, giornata per la sensibilizzazione sull?economia alternativa. Il 21 aprile i clienti dei 260 negozi B?io e di 50 supermercati NaturaSì apprenderanno un modo nuovo di investire, nel rispetto di ambiente, salute e solidarietà.

L?iniziativa è promossa da Banca Popolare Etica, unico istituto di credito italiano a finanziare esclusivamente progetti di rilevanza sociale; Ecor, azienda leader nella distribuzione di prodotti biologici e biodinamici; NaturaSì, la più importante catena nazionale di supermercati bio. Nei punti vendita, durante l?orario d?apertura saranno allestiti spazi promozionali con materiale informativo sulla finanza etica e copie del mensile Valori, edito dalla Fondazione culturale Responsabilità etica. E in molte città italiane i volontari dei Git, gruppi di iniziativa territoriale di Banca etica, illustreranno personalmente le caratteristiche e le opportunità legate all?istituto di credito.

«Che gli alimenti bio siano diversi da quelli coltivati con prodotti chimici si capisce immediatamente», dice Fabio Brescacin, presidente e ad di Ecor spa. «Che due banconote con lo stesso numero di zeri possano essere differenti, invece, un po? meno. Ma i soldi non sono tutti uguali; l?economia che li genera ha sempre una qualità morale, perché dietro al denaro c?è vita. La nostra idea è che il negozio B?io diventi luogo di cultura, uno spazio in cui il cliente fa esperienza di valori orientati alla sostenibilità ambientale e sociale. In questo senso i principi di Banca Etica possono trovare fra i nostri consumatori una maggior disponibilità».

Un connubio niente affatto improvvisato: «In Europa la finanza etica è nata sull?onda di una sensibilità ecologista», dice Fabio Salviato, presidente di Banca Etica. «Ora i tempi sono maturi anche in Italia: come banca crediamo e investiamo nel biologico, protagonista di un nuovo modello economico e sociale. Il sistema attuale, infatti, è al collasso: ne hanno preso atto i cittadini, sempre più interessati a forme di investimento alternative». La prova? «In soli otto anni siamo arrivati a quota 27mila soci, con una raccolta fondi che sale del 20-30% l?anno. Grazie alla crescita dei risparmiatori socialmente responsabili abbiamo potuto estendere la rete in tutto il mondo e contagiare persino il sistema di credito tradizionale, interessato a quest?ampia fetta di mercato cui si stima appartengano 3 milioni di persone».

Info: www.bancaetica.comwww.b-io.it


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