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Architetti nell’età delle follie

Il pungilione/ L’idea che un architetto per sfondare debba avere idee che nessuno ha mai avuto prima è un’idea molto poco architettonica ...

di Effegi

L?idea che un architetto per sfondare debba avere idee che nessuno ha mai avuto prima è un?idea molto poco architettonica. Vada per Frank Ghery che, dopo il trionfo ottenuto con il Guggenheim di Bilbao (1998), ha disseminato il mondo con le sue costruzioni tutte accartocciate, che stanno in piedi solo grazie ad un profluvio di ferro. Ora è il momento di Zaha Hadid, talentuosa architetta di origini irachene, a cui è stato tra l?altro affidato il nuovo museo di arte contemporanea che sta sorgendo a Roma. La Hadid ha iniziato la carriera con idee fulminanti, grandi costruzioni dalle linee insinuanti (stupendo il suo trampolino che si vede dall?autostrada del Brennero a Innsbruck). Ma anche lei oggi ha la pretesa di banalizzare l?eccentricità estrema. Cara Hadid, fai pure i trampolini ma lascia perdere le cucine…


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