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Torino: una storia alla Marcovaldo

Carabinieri e spacciatori si sono "incontrati" perchè esperti giardinieri

di Redazione

Avevano messo in vendita un villa bifamiliare, in via Vallarsa a Torino, con un giardino ‘stupefacente’, dove erano coltivate numerose piante di marijuana. I carabinieri, appresa da fonte confidenziale l’informazione, si sono finti acquirenti e hanno contattato l’agenzia immobiliare per visionare la casa: nel giardino interno della villetta (venduta a 600 mila euro) c’erano 13 vasi con altrettante piante di marijuana dell’altezza media di 50/80 centimetri. Ultimato il sopralluogo, i militari si sono messi in attesa dei proprietari supponendo che, dato il caldo, si sarebbero presentati per innaffiare le piante. Infatti, due uomini, poi fermati, sono arrivati poco piu’ tardi con una certa fretta, forse preavvisati da qualcuno del via vai dei possibili acquirenti della villa. I due sono stati bloccati mentre caricavano in auto le piante e un sistema di irrigazione per proseguire la coltivazione, probabilmente, in qualche altro luogo piu’ sicuro. Una successiva perquisizione, estesa alle abitazioni dei due, ha permesso di rinvenire ulteriori 111 grammi di foglie di marijuana, svariati semi delle piante, il materiale per il confezionamento. Sul comodino della camera da letto di uno dei due uomini c’era anche un manuale di giardinaggio.
(da adnk)


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