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Oms: anche la salute si è globalizzata

"Nessun paese puo', singolarmente, proteggere i propri cittadini dai rischi per la salute senza la cooperazione degli altri" si dice nel Rapporto sulla salute globale

di Redazione

“Nessun paese puo’, singolarmente, proteggere i propri cittadini dai rischi per la salute senza la cooperazione degli altri”. E’ questo il cuore dell’impegno che l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) chiede ai governi del pianeta per garantire all’uomo “un futuro piu’ sicuro”. Proprio ‘Un futuro piu’ sicuro’ e’ il titolo scelto quest’anno dall’Organizzazione per il ‘World healt report 2007’, il ‘Rapporto sulla salute globale’. Il documento, pubblicato oggi, spiega come la revisione del Regolamento internazionale della Salute del 2005, in vigore da quest’anno, rappresenta “un aiuto ai singoli paesi per lavorare insieme all’identificazione, contenimento e contrasto dei rischi per la salute”. Per un futuro piu’ sicuro, e’ l’auspicio dell’Oms, “sono necessari una cooperazione globale per la salute, collaborazione e investimenti”. “L’Oms avverte che, senza interventi adeguati, le epidemie possono avere un impatto devastante sull’economia e sulla sicurezza globale. Ma per tanti paesi del sud del mondo questo rischio è gia’ una realtà”.
Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid, commenta cosi’ il rapporto annuale dell’Organizzazione mondiale della sanità: “Per affrontare questa situazione- continua De Ponte- in cui le epidemie si diffondono piu’ velocemente che mai, il rapporto dell’Oms sottolinea la necessita’ di una ‘solidarieta’ globale’. Un appello quanto mai opportuno, che speriamo venga accolto anche dai governi dei paesi piu’ industrializzati”.


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