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Cooperazione & Relazioni internazionali

Adozioni in Nepal: sblocco vicino, ma poi il governo salta

Il Ministro Biswokarma il 14 settembre aveva annunciato una nuova legge entro tre settimane, ma il 18 i cinque ministri maoisti si sono ritirati dal governo

di Sara De Carli

In una lettera spedita il 18 settembre agli otto enti autorizzati in Nepal, la Commissione Adozioni Internazionali dà conto dell’incontro che si è tenuto a Katmandu lo scorso 14 settembre. Le adozioni in Nepal sono bloccate dall’aprile 2007, e dopo diversi solleciti da parte degli enti e delle coppie venerdì scorso i rappresentanti dell’Ambasciata Italiana si sono incontrati con il Ministro per l’Infanzia, le donne e il benessere sociale.
I diversi Paesi hanno presentato ciascuno una propria nota, concordata preventivamente. L’Italia ha allegato l’elenco delle coppie in attesa, stilato dalla Cai. Sono infatti 450 le famiglie in attesa, alcune con l’abbinamento coppia-bambino già stabilito.

Il ministro Khadga Bahadur Biswokarma ha annunciato in tempi brevi una nuova legge per le adozioni internazionali, addirittura “entro tre settimane”. La nuova legge dovrebbe arginare il fenomeno delle adozioni facili documentato di recente anche nel libro Premiata macelleria delle Indie di Alessandro Gilioli, giornalista de L’Espresso. La nuova normativa, ha detto il ministro, prevede anche un abbassamento delle tariffe. Visti i tempi così brevi – ha spiegato il ministro – non ha senso saminare ora le pratiche con le vecchie regole. E tuttavia ha rassicurato la parte italiana, precisando che tutte le pratiche delle coppie italiane rispondono ai requisiti della nuova normativa e quindi non sarà necessario ricominciare daccapo le procedure.

La Cai, nella lettera, precisa però che “in considerazione del fatto che il regolamento presentato dal Ministro sarà emanato di concerto con il Ministro della Giustizia, non si ha certezza circa il rispetto delle tre settimane indicate”.
La Cai non poteva sapere, nello scrivere la lettera, che le dichiarazioni del ministro Biswokarma stavano per essere superate dai fatti. Lo stesso giorno, martedì 18, i cinque ministri maoisti che erano entrati nel governo hanno infatti lasciato in blocco il governo. La decisione è stata motivata dal mancato accordo con il primo ministro, che ha rifiutatato di proclamare unilateralmente la repubblica e di abolire la monarchia himalaiana. La mossa è un duro colpo all’accordo di pace dello scorso anno con cui gli ex-ribelli hanno messo fino a un decennio di rivolta: l’accordo prevedeva elezioni per la costituzione di una speciale assemblea per decidere il destino della monarchia.
Crescono quindi le preoccupazioni delle 450 famiglie italiane in attesa di completare il percorso adottivo.

Dal 2000 al 31 giugno 2007 sono 385 i bambini nepalesi entrati in Italia con l’adozione internazionale, il 2,1% del totale. Erano 2 nel 2000, sono stati 90 nel 2006 e 57 nei primi sei mesi del 2007 (in realtà in soli quattro mesi, visto che da aprile le adozioni sono bloccate). Otto gli enti autorizzati operativi in Nepal: AiBi (7 adozioni concluse su 695), Amici Trentini (63 adozioni su 156, è il primo paese con cui l’ente lavora), AiPa (29 su 469), AnPas (1 su 52), Famiglia Insieme (autorizzata dall’ottobre 2006, con 0 adozioni concluse), International Adoption (44 su 354), L’airone (zero) e N.a.a.a onlus (operativa soprattutto con Vietnam e Nepal, 240 adozioni su 935 concluse).


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