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Piano nazionale antidroga: qualche anticipazione

Il documento, messo a punto dal ministro Ferrero, è valido per il 2008

di Gabriella Meroni

Il ministero Paolo Ferrero ha messo a punto il Piano d’azione nazionale di lotta alla droga, valido un anno, in attesa di preparare quello triennale: si tratta di un Piano che l’Unione europea ci ha richiesto da tempo, visto che l’Italia, insieme e a Malta ed Estonia, e’ l’unico Paese Ue a non esserne dotato. Il piano dovra’ passare al vaglio del Consiglio dei ministri che lo fara’ proprio e, poi, della Conferenza Stato-Regioni ed enti locali.

I contenuti del piano sono stati anticipati dall?Ansa il 19 settembre, e resi noti dal portale www.regioni.it. Il documento è stato informalmente llustrato da Ferrero il 18 settembre agli assessori regionali competenti.

Il piano, nella sua bozza attuale, prevede per la prima volta una valutazione del raggiungimento degli obiettivi e un forte coordinamento tra tutti i soggetti impegnati nell’intervento sulle droghe. Sarà fatta una mappatura delle risorse disponibili presso le Regioni e del sistema dei servizi per le dipendenze; prevista anche la definizione dei criteri per trasformare questo sistema a fronte delle nuove forme di consumo, dalla cocaina alle droghe sintetiche, dalle sostanze dopanti al gioco d’azzardo.
Il documento e’ un mix di azioni a carattere innovativo e di azioni a regime e copre tutto il 2008; una cinquantina le azioni specifiche. Cinque gli assi sui quali e’ incardinato: il coordinamento nazionale e interregionale; la riduzione della domanda; la riduzione dell’offerta; la cooperazione internazionale; l’informazione, la ricerca, la valutazione.

COORDINAMENTO – Prevista la creazione di un coordinamento permanente tra le amministrazioni centrali, regionali e locali competenti e la ricostituzione del Coordinamento tecnico tra le Regioni in materia di droga. Una delle grosse novita’ e’ la valutazione del raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano, che sara’ attuata mediante la stesura di un report indicante le criticita’ e i suggerimenti per il Piano triennale.

RIDUZIONE DOMANDA – Si prevede la creazione di Piani d’azione regionali di durata pluriennale e una mappatura delle risorse disponibili presso le regioni per le azioni sulle droghe, che non c’e’ mai stata. Nei locali di divertimento, i servizi per le dipendenze faranno interventi di ”prevenzione selettiva” rivolti ai consumatori. Sara’ istituito l’Osservatorio sul disagio giovanile legato alle dipendenze. Si fara’ una mappatura del sistema dei servizi, che servira’ a definire i criteri per riformarli, anche a fronte di nuove forme di consumo come la cocaina, le droghe sintetiche, le sostanze dopanti e il gioco d’azzardo. Definizione dei Livelli essenziali di assistenza per le dipendenze patologiche. Produzione di linee guida sulla riduzione del danno e individuazione delle le tipologie di intervento che possono, da sperimentali, diventare stabili.

BOLLINI CONTRO GIOCO PATOLOGICO E DOPING- Previsti accordi con le associazioni dei gestori di slot machine, per sensibilizzarli alle problematiche del gioco patologico e farli aderire a un codice di auto-regolamentazione: i locali che si adegueranno avranno una sorta di bollino di qualita’, una certificazione di ”locale libero da gioco patologico”. Stesso percorso per le
palestre: accordi con le associazioni di categoria per sensibilizzare i gestori alle problematiche del doping e rilascio finale della certificazione di ”palestra sicura”.

RIDUZIONE OFFERTA – Obiettivo principale e’ migliorare gli interventi repressivi di contrasto alla produzione e al traffico, concentrandosi sulla criminalita’ organizzata. Previsti accordi di cooperazione transnazionali. Tra le curiosita’, la modifica della legge attuale sulla droga (Dpr 309/90) per consentire la coltivazione della canapa sativa (la pianta da cui si ricava la fibra, non quella da cui si ottiene l’hashish) ”a fini leciti”. Da segnalare anche la lotta al traffico di
droghe via Internet, anche attraverso una mirata revisione normativa (come gia’ avvenuto per la pedopornografia).

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE – Prevista fra l’altro l’assistenza finalizzata alla creazione di attivita’ economiche alternative alle coltivazioni illegali (ad esempio l’aiuto ai contadini afghani per trasformare le colture di oppio).

INFORMAZIONE – Si vuole tra l’altro migliorare la comprensione del fenomeno degli usi e degli abusi di droghe. Previsto l’avvio del nuovo Sistema Informativo Nazionale Dipendenze (Sind), cioe’ un nuovo modello di raccolta dati sui consumi. Il piano vuole anche attivare in via sperimentale il Sistema di Allerta Rapido (Early Warning System) nazionale, in linea con quanto previsto in ambito europeo: si tratta, in sostanza, di raccogliere, validare e diffondere le informazioni, fornite dagli operatori delle dipendenze, sulle nuove sostanze che compaiono sul mercato o su sostanze tagliate in modo da essere pericolose, sulle nuove tendenze e i nuovi fenomeni.

Fonte: www.regioni.it


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