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Le fondazioni rimettono a nuovo l’antica chiesa Plebana

Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt hanno finanziato il restauro del monumento nazionale di San Maurizio Canavese

di Redazione

Dopo tre anni di lavori di restauro riapre i battenti il 6 ottobre l?Antica Chiesa Plebana di San Maurizio Canavese.

La Chiesa, monumento nazionale dal 1922, risale all?XI secolo e rappresenta un?eccellenza artistico-architettonica ben nota agli amanti dell?arte.

L?antica Chiesa Plebana è nota soprattutto per gli affreschi detti il ?ciclo dei Serra?.

Commissionati nel 1495 (nell?archivio del Comune di S. Maurizio è conservato il documento con il quale veniva commissionato il lavoro a Bartolomeo e Sebastiano Serra) gli affreschi in 24 scene raccontano tutta la vita di Cristo, dalla nascita alla crocefissione.

Attualmente la Chiesa è costituita da 3 navate: le due laterali voltate e quella centrale cassettonata, con l?abside rivolta verso est.

Il nucleo più antico della Chiesa Plebana di San Maurizio è costituito dal campanile romanico, risalente alla prima metà dell?XI secolo. La Chiesa ha poi subito nel corso della storia varie contaminazioni: è attribuibile al periodo Gotico la parte superiore dell?abside e un tratto di muratura alta della parete nord del presbiterio, si deve al periodo Barocco la ricomposizione di alcuni altari e nel Settecento la costruzione delle volte sulle navate laterali e l?aggiunta della sacrestia, mentre tra l?Ottocento ed il Novecento si sono realizzate le decorazioni pittoriche a finto marmo.

I lavori di restauro fortemente voluti dall?amministrazione comunale insieme all?Associazione Amici dei Beni Culturali Piemontesi, realizzati grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e al contributo della Fondazione CRT, della Regione Piemonte, della Provincia di Torino ed alla collaborazione dell?Associazione amici di San Maurizio, sono stati eseguiti dalla Compagnia Italiana di Conservazione.



I restauri sono stati di 3 tipologie:

interventi di restauro architettonico riguardanti la copertura, il plafone ligneo, gli intonaci esterni ed interni non affrescati, le murature a vista, i serramenti, le pavimentazioni, gli elementi architettonici in genere;
interventi di consolidamento statico concernenti il dimensionamento della struttura del tetto, l?agibilità del plafone ligneo per sola manutenzione, il risanamento statico delle murature e dei pilastri, le legature tra le murature;
interventi di restauro artistico riguardanti gli affreschi, gli intonaci interni ed esterni decorati, il plafone ligneo, gli elementi decorativi in genere.

I lavori di restauro, oltre che ridare lustro alla Chiesa, hanno anche permesso alcune scoperte molto importanti, prima fra tutte il ritrovamento di un lacerto di volta a botte a sesto leggermente ribassato, impostato nella porzione occidentale della sacrestia, il quale lascia ipotizzare l?esistenza di una cappella con volta a terminazione della navata di destra di impianto verosimilmente medioevale.

?Per il territorio di San Maurizio Canavese ? commenta il sindaco Roberto Canova ? questo è un giorno importante, perché tutti i cittadini possono riappropriarsi di quello che è un vero e proprio gioiello architettonico della città. L?amministrazione comunale ? continua Canova ? in stretta collaborazione con l?Associazione Amici dei Beni Culturali Piemontesi, si è impegnata duramente per trovare i finanziamenti necessari al restauro, lavori resi possibili da tutti gli enti che ci hanno sovvenzionato ma anche dalla partecipazione diretta di tutti gli abitanti di San Maurizio, a tutti va il nostro più sentito ringraziamento?.


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