Sostenibilità sociale e ambientale

Liguria: l’equosolidale è legge

Presentata a Genova la nuova legge regionale sul commercio equo e solidale

di Redazione

Una legge sul commercio equo e solidale, capace di garantire i consumatori, tutelare le organizzazioni e promuovere i prodotti. E' la legge regionale della Regione Liguria che, assieme alla legge toscana e a quella umbra, sta contribuendo a definire lo scenario di regolamentazione dell'equo e solidale italiano. La nuova normativa, che ha reso disponibile per le associazioni nuove risorse e sostegno concreto, è stata presentata venerdì 26 ottobre scorso, all'Auditorium della Regione Liguria. Un percorso, quello che sta portando le Regioni italiane a dotarsi di specifiche misure di tutela e promozione dell'equo, che l'Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale AGICES sta accompagnando con attenzione grazie al lavoro di un gruppo nazionale di coordinamento sul tema.
?L?obiettivo di questa legge finanziata con 300mila euro ? ha spiegato l?assessore regionale Renzo Guccinelli ? è quello di sostenere il commercio equosolidale come modello di una politica commerciale che riduca il divario tra Nord e Sud del mondo e come proposta ai consumatori di una ulteriore modalità di scelta negli stili di vita i consumatori infatti attraverso le loro scelte possono fornire opportunità di sviluppo a produttori e lavoratori e contribuire così non solo alla riduzione del divario tra nord e sud, ma anche alla sostenibilità ambientale e sociale delle produzioni dislocate nei Paesi in via di sviluppo?.
Al percorso della legge, durato un anno e mezzo e nato grazie ad un incontro-confronto con l'allora candidato alla Presidenza Claudio Burlando, hanno partecipato tutte le organizzazioni liguri, in un clima di collaborazione e di comunanza di intenti.
"La legge ligure – aggiunge Alberto Zoratti, responsabile rapporti istituzionali per Agices, l' Associazione di categoria dell'equosolidale – è un ulteriore passo in avanti nella tutela dell'esperienza equosolidale italiana. In attesa della legge nazionale, appena presentata alle Camere, e dopo l'importante riconoscimento ottenuto grazie alla Risoluzione del Parlamento Europeo del luglio 2006, la legge ligure aggiunge un ulteriore tassello al mosaico nazionale per un commercio più giusto".
In Liguria sono attive 16 organizzazioni, di cui 2 centrali di importazione, per 4.000 soci, 400 volontari e 70 occupati, con un fatturato di oltre 4 milioni di euro.


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