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Welfare & Lavoro

Test atidroga per autisti e altri lavoratori a rischio

Firmato l'accordo in Conferenza Unificata. I lavoratori saranno sospesi, ma non licenziati

di Sara De Carli

Il Governo, le Regioni e gli Enti locali hanno ratificato in Conferenza Unificata un’intesa che prevede controlli antidroga per le professioni ad alto rischio.

L’intesa prevede l’effettuazione di controlli a garanzia della salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini utenti, esposti al rischio di incidenti gravi e mortali dovuti alla pericolosa condizione di alterazioni dell’equilibrio psicofisico per assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope da parte degli stessi lavoratori.Tali controlli, i cui costi sono a carico del datore di lavoro, prevedono visite mediche ed esami di laboratorio da effettuare in conformità alle procedure diagnostiche e medico-legali che verranno definite nel dettaglio entro i prossimi 90 giorni con Accordo tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome.

I soggetti a cui è rivolto il provvedimento
Il provvedimento è rivolto ai lavoratori che svolgono mansioni particolarmente delicate per la sicurezza collettiva nel settore dei trasporti, come conducenti di autobus, treni, navi, piloti di aerei, controllori di volo, addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci, ecc, o per quanti si trovano a maneggiare sostanze pericolose come gas tossici, esplosivi e fuochi d’artificio.

Gli obiettivi
Il provvedimento si propone di:

  • assicurare una efficace prevenzione degli infortuni e degli incidenti, con la immediata sospensione temporanea dell’idoneità per tali delicate mansioni del lavoratore risultato positivo agli accertamenti sanitari;
  • favorire il recupero della tossicodipendenza del lavoratore, avviandolo verso idonei programmi di riabilitazione al termine dei quali sarà possibile la riammissione alle precedenti mansioni;
  • scongiurare il passaggio da un uso saltuario di droghe ad uno stato di tossicodipendenza, prevedendo controlli specifici e periodici da parte del medico competente in collaborazione con il Sert locale o di competenza.


Esiti degli accertamenti
Il provvedimento non si pone alcun obiettivo “punitivo” nell’effettuazione dei controlli previsti, sia di screening sia di accertamento di tossicodipendenza. Non vi è nessun licenziamento per i lavoratori in difficoltà che accettino il percorso di riabilitazione.
In caso di positività degli accertamenti sanitari l’accordo prevede che il datore di lavoro è tenuto a sospendere il lavoratore dall’espletamento delle mansioni, ma la libera accettazione da parte del lavoratore di sottoporsi a percorsi di recupero, fornisce ampie garanzie della conservazione del posto di lavoro per tutto il periodo necessario per il recupero.
Qualora sia accertato un uso solo occasionale, il medico competente può riconsiderare l’inidoneità del lavoratore, dopo parere favorevole in tal senso del Sert. In questo caso il medico, al fine di certificare l’idoneità, provvederà a effettuare controlli ripetuti per escludere ulteriori assunzioni di droghe.
E’ prevista, inoltre, la possibilità per il lavoratore di essere adibito a mansioni diverse in considerazione della forte valenza sociale di integrazione rappresentata dal lavoro.
Qualora, in caso contrario, l’interessato non intendesse liberamente partecipare a percorsi di recupero resterebbe preclusa la specifica attività particolarmente a rischio identificata nell’accordo.
Stante la natura sperimentale dell’accordo stesso è stato opportunamente previsto che sulla base delle esperienze acquisite e dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche l’accordo stesso può essere aggiornato.

Info: www.ministerosalute.it


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