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Cooperazione: cambio di marcia, al centro l’economia solidale

Mentre in Italia è in dubbio l'Agenzia, il sottosegretario agli esteri, Patrizia Sentinelli, rilancia la Cooperazione Internazionale occasione della cooperazione italiana a Guatemala City

di Chiara Sirna

CITTA’ DEL GUATEMALA (Guatemala) – Si e’ appena chiusa, a Citta’ di Guatemala, la due giorni di conferenza sulla cooperazione italiana in America Centrale e nei paesi andini. Due giorni di lavoro che hanno visto l’intervento non soltanto delle autorita’ guatemalteche e di altri paesi dell’area americana, ma anche di rappresentanti delle ong locali e italiane e della societa civile.

Tre i macrotemi affrontati nei panel pomeridiani di lavoro: sviluppo locale, economia solidale e microfinanza, che hanno portato poi alla stesura di report densi di contributi e suggerimenti sulle azioni di cooperazione da mettere in campo nell’area centro-americana.

Netto e concreto il messaggio di chiusura della vicemistra con delega alla coopreazione Patrizia Sentinelli in favore di un sostegno alle reti di economia solidale come attori e portatori di esperienze positive di sviluppo economico e sociale delle comunita’ locali.

“Mi impegno – ha detto chiaramente la vice ministra – a raccogliere le proposte per sostenere le esperienze di economia solidale”. “I pescatori, gli agricoltori, gli artigiani – ha copntinuato con tono incalzante – devono diventare soggetti politici ed economici, non soggetti da assistere”. “E in questo senso – ha concluso – dobbiamo lavorare a mettere in circuito la produzione e il consumo di filiera corta, perche’ e’ assurdo che il caffe’ equo venga venduto in Italia e non in America Latina”. Conclusione, questa, che di fatto riporta al centro delle politiche di cooperazione i soggetti esterni alle reti istituzionali o delle ong piu’ organizzate.

Quelle dei piccoli produttori nelle reti del commercio equo e solidale e dell’economia solidale più in generale, che proprio durante la due giorni di conferenza organizzata dalla direzione della coopreazione italiana e dalla banca centrale di intergrazione economica del centroamerica (BCIE) qui a Citta’ del Guatemala, avevano lamentato di essere rimasti esclusi dai lavori. Invitati infatti solo in un secondo momento da rappresentanti delle reti di economia solidale italiana, presenti all’appuntamento, hanno poi partecipato ai panel pomeridiani e agli interventi conlusivi, avanzando proposte di collaborazione.

Accolte le critiche inizialmente sorte dalla societa’ civile la viceministra ha fatto outing dicendo chiaramente, “se abbiamo sbagliato, me ne assumo tutte le responsabilita’ e cercheremo di porre riparo d’ora in poi con continue relazioni di collaborazione attiva”. Altrettanto esplicito e’ stato il “rimprovero” al direttore generale della direzione cooperazione, Alain Economides. “Dobbiamo imparare a incontrare le comuniá’ locali e indigene e le loro forme di organizzazione – ha detto la Sentinelli – e speriamo che la prossima volta ci si possa rivedere tuttu magari in una comunita’ indigena”.

Tra gli appuntamenti in calendario, proprio per continuare a battere la strada della comunicazione diretta con le reti anche piu’ informali, la viceministra ha ricordato infatti quello del prossimo ottobre 2008 a Montevideo, proprio con le reti dell’economia solidale.

“Cosi’ come siamo usciti dal Fondo Monetario Mondiale perche’ privatizzava l’acqua grazie a importanti segnalazioni della societa’ civile – ha concluso animatamente la Sentinelli – ora siamo disposti a lavorare con voi nelle comunita’ dove ci avete invitato”.

Messaggio, questo, accolto molto positivamente da alcuni rappresentanti locali e italiani delle reti organizzate e criticamente invece da qualcun altro, che non ha esitato a intravedere una strana inversione di tendenza nei lavori della conferenza. “Siamo passati da una dimenticanza e dal mancato coinvolgimento della societa’ civile – ha detto Alfredo Somoza, presidente ICEI – al mettere al centro di tutto l’economia solidale e la societa’ civile”. “Mi auguro che tutto questo possa avere un seguito e che non sia un’inversione di rotta formale – ha concluso Somoza – aspetteremo i prossimi appuntamenti di incontro e soprattutto le azioni che seguiranno a queste dichiarazioni”. “Intanto – ha riconosciuto pero’ il presidente ICEI – e’ positivo che si sia tornati a parlare di settori che dalla cooperazione negli ultimi anni erano stati tagliati fuori”.

“Non erano lavori preconfezionati – ha risposto la Sentinelli, in riferimento alla critiche inizialmente rivolte dalle Ong per il mancato coinvolgimento della societa’ civile – Proprio grazie a questo abbiamo potuto correggere degli errori e avviare un progetto di reale collaborazione, che mi auguro possa andare avanti. Dal canto mio mi impegnero’ personalmente”.


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