Attivismo civico & Terzo settore

5 per mille, ancora attese per il Dpcm 2008

Il decreto che disciplina l'iscrizione per quest'anno risulta ancora «in lavorazione»

di Gabriella Meroni

Si allungano le attese per il 5 per mille. Oltre a quella, ormai infinita, per i pagamenti del 2006, ecco che – finito gennaio – cresce un’altra attesa, quella per il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che disciplina, ogni anno, tempi e modi dell’iscrizione per gli enti che hanno diritto al contributo. È noto che le organizzazioni che hanno diritto al 5 per mille devono inviare la propria iscrizione entro il 31 marzo, dato che la «stagione» delle dichiarazioni dei redditi apre il 1° aprile di ogni anno. A disciplinare le iscrizioni, deve essere emanato ogni anno un Dpcm che contiene tutte le informazioni pratiche per poter concorrere alla misura pro non profit. Il primo anno del 5 per mille, il 2006, il decreto uscì il 20 gennaio; il secondo, 2007, addirittura a giugno, pur anticipato da «istruzioni tecniche» emanate dall’Agenzia delle Entrate a metà marzo. Un fatto che speriamo non si ripeta, visto che ha causato non pochi problemi alle onlus (prova ne sia le tante esclusioni di quella edizione del 5 per mille). Quest’anno a quanto pare staremo a metà, visto che gennaio è ormai passato, e secondo quanto apprende Vita dal ministero dell’Economia (i cui tecnici redigono materialmente il testo del decreto, anche se poi viene emanato da Palazzo Chigi) «le ultime notizie sono che il Dpcm è ancora in lavorazione a Palazzo Chigi le cui attività, come è facilmente immaginabile, proseguono in questi giorni un po’ distrattamente». Niente di nuovo all’orizzonte, quindi. Anche se vale sempre la pena di buttare un occhio quotidiano o quasi al sito dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe precedere il Dpcm emanando motu proprio (come appunto nel 2007) delle istruzioni tecniche sufficienti a inviare telematicamente la propria candidatura.


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