Sostenibilità sociale e ambientale
Quel flagello di nome plastica
Rifiuti: cosa c'è (e cosa manca) dietro l'emergenza. L'editoriale di Fulco Pratesi, presidente onorario di WWF Italia, sulle pagine di Ecomondo. In edicola con VITA fino a domani!
Lische di pesce, budelli, ossa di pollo: cibo per gatti (i quali di scatolette e croccantini non avevano mai sentito parlare). Le briciole tolte dalla tovaglia finivano sulla concimaia per la gioia dei polli, assieme alle piume, ai ritagli di stoffa e di pelle, alle bucce di limone, ai fondi di caffè che, decomponendosi, formavano un ottimo concime (quello che oggi si chiama, elegantemente, «fertilizzante» o «compost»). Con le cotenne di maiale e il grasso irrancidito si faceva, bollendoli con soda caustica e pece greca, il sapone. I primi shampoo, in polvere, si vendevano in bustine di carta. Il pane, la pasta, il tonno, la carne, le acciughe, il sale, lo zucchero si compravano involti in carta gialla (o carta da zucchero) con aggiunta di carta oleata per le derrate più unte. La carta veniva usata per accendere il fuoco, i barattoli di latta accoglievano le piantine di basilico, prezzemolo, maggiorana. In città, nel secondo dopoguerra, le famiglie depositavano sui pianerottoli delle scale il secchio dell?immondezza che solerti spazzini in spolverino e berretto grigi venivano a raccogliere con grandi sacchi. Oggi, sessanta anni dopo, ognuno di noi rigurgita mezza tonnellata di rifiuti l?anno. Ma cosa è cambiato da allora grazie allo tsunami del consumismo? L?arrivo della plastica. Anche in questo caso la memoria aiuta. Nel 1970, nel mio primo viaggio in India, lungo le strade non si vedevano rifiuti. E i pochi resti, soprattutto parti di carne o carcasse di animali, ci pensavano cani e avvoltoi a farli sparire. Trent?anni dopo, le strade e le campagne indiane erano invase da nugoli di plastica, come pure quelle cinesi o africane. | Ecomondo mensile di ambiente, energia, risorse In collaborazione con WWF In questo numero: Se vince il business del danno Dietro la crisi campana lo scontro tra due filosofie economiche Packaging selvaggio Fermarlo si può, se chi inquina paga Ridurre. E non (solo) bruciare L’Europa insegna. Le ricette di 25 paesi a confronto Vicinanze pericolose Serre, Terzigno, Pianura: quando la discarica “invade” le aree protette E molto altro.. In edicola con VITA Magazine! |