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Cocaina: il progetto Kriptos compie un anno

Un bilancio positivo dell'iniziativa partita in Veneto

di Redazione

Sono stati resi noti sul sito di Progetto Uomo i primi risultati per il programma del Centro di Solidarietà di Treviso rivolto a consumatori di cocaina e droghe sintetiche. Si tratta di Kriptos, il progetto territoriale nato su espressa volontà della Regione Veneto, dell?Azienda ULSS 9 di Treviso e del Centro di Solidarietà di Treviso, con il finanziamento del Fondo Regionale per la Lotta alla Droga. Il progetto, che ha concluso la sua prima annualità, parte da alcuni presupposti: è ormai un dato di fatto che il contesto e le modalità di assunzione di alcune sostanze stupefacenti quali la cocaina, la cannabis, le pasticche e l?alcol, stanno mutando sempre più. Innanzitutto sono sempre più legati ai cicli e agli spazi del divertimento organizzato e ai ritmi dell?attività produttiva, concentrandosi nell?ambito del tempo libero e preservando l?attività lavorativa, scolastica, sociale familiare e sportiva. Questo tipo di consumatore si ?mimetizza? nel contesto sociale, somigliando verosimilmente al non assuntore. Le ?nuove droghe? infatti, veicolano modelli di socialità attiva e opposti rispetto allo stereotipo di autoalienazione mutuato dal tossicodipendente di prima generazione. Le difficoltà riscontrate nell?intercettare e rispondere ai bisogni e caratteristiche di questa tipologia di assuntori attraverso le strategie, azioni e strumenti delle strutture socio-sanitarie già presenti nel territorio, è un altro elemento in base al quale è stato pensato questo progetto. Appare sempre più necessario ampliare e differenziare l?ambito di intervento, allargandolo a quei soggetti che si mimetizzano nel tessuto sociale. Dall?analisi svolta sulla prima annualità del progetto emerge un dato significativo relativo alle fasce d?età: dei 60 casi trattati sono presenti 18 minorenni, pari al 30% dei casi; se allarghiamo la fascia d?età fino ai 24 anni allora si può vedere come i giovanissimi determinano la percentuale maggiore di tutti i soggetti intercettati pari al 67%. A parte due soli casi, tutti gli altri risultano occupati, la maggior parte studia e lavora stabilmente. Considerata la giovane età, la stragrande maggioranza vive in famiglia e verificando il tipo di professione dei genitori, si può affermare come l?uso delle citate sostanze non esclude alcune categorie, discriminandone altre, perciò è importante sottolineare come vengono meno quei confini socio-culturali presenti nei modelli della tossicodipendenza di prima generazione. Le famiglie dei casi trattati si sono dimostrate molto presenti e coinvolte nei trattamenti. Relativamente al tipo di sostanze utilizzate, la cannabis compare come la prima sostanza d?uso, seguita dalla cocaina mentre l?alcol, assunto per potenziare gli effetti delle prime due, compare come la sostanza d?uso secondaria. La cocaina è quasi sempre sniffata, mentre le pasticche, associate all?uso di alcol, vengono ingerite prevalentemente in discoteca con gli amici. Rispetto alla sostanza primaria, le persone intercettate riferiscono di farne un uso mediamente da 6 anni, mentre per i più giovani il tempo medio è da 1 a 3 anni. Il SerT ha inviato 33 persone nel Progetto Kriptos confermando in parte la tesi secondo la quale il Servizio per le tossicodipendenze non riuscirebbe ad agganciare questo target di persone. Per il 41,67% , Kriptos rappresenta il primo trattamento e questo è un dato particolarmente significativo in quanto il progetto si rivolge soprattutto a questo target. Importante è stato infine il lavoro di rete svolto, seppur limitato alla sola rete formale (ne sono testimonianza gli incontri avuti con istituti superiori, con il coordinamento distrettuale per le politiche giovanili, con i comuni, con alcuni medici di base etc) che ha permesso una conoscenza diffusa dell?iniziativa ed ha avuto come risultato tangibile l?invio di alcuni casi. I dati I dati sull?età degli utenti evidenziano subito come siano stati intercettati soprattutto appartenenti alla fascia d?età che va dai 15 ai 19 anni, categoria che inizialmente non era stata prevista. È stato poi differenziato il dato in base alla maggiore o minore età per sottolineare ancor di più l?incidenza del progetto su un target giovanissimo. Questo conferma quanto da sempre osservato nel più generale campo della tossicodipendenza sulla prevalenza maschile. Per quanto riguarda lo stato civile si evidenzia che la quasi totalità di ?liberi? riconferma ancora, ove fosse necessario, la validità dei dati riguardanti le fasce d?età e, in particolare, la giovane età della maggior parte dei soggetti intercettati. Sempre in relazione alla giovane età degli utenti va valutato il dato secondo il quale quasi il 90% degli utenti vive ancora in famiglia e 13 dei 53 utenti che vivono in famiglia hanno i genitori separati. Il dato sulla professione dei genitori è importante per sottolineare come l?uso di sostanze sia ormai distribuito fra tutte le categorie sociali e culturali, per cui – a differenza del passato – non è ricollegato ad una disponibilità economica significativa. La tabella sull?occupazione degli utenti conferma quant?era stato ipotizzato, cioè che l?uso di sostanze non compromette l?attività lavorativa, produttiva e nemmeno quella di studio. Infatti l?uso è associato a momenti ricreativi, a spazi dedicati al divertimento e dunque non va a intaccare apparentemente l?area professionale. Il dato sulla disoccupazione, in totale controtendenza rispetto al tossicodipendente ?classico?, è quasi nullo. Se si analizza il titolo di studio degli utenti in relazione all?età degli stessi si può concludere che il livello di istruzione è abbastanza elevato. L?analisi dei luoghi frequentati dagli utenti semplicemente conferma la natura ricreativa del consumo e in accordo con questo si identificano i luoghi in cui il predetto consumo avviene. Per quanto riguarda la sostanza d?uso primaria l?unico commento possibile riguarda il significativo consumo di cannabis probabilmente collegato anche ad una forte svalutazione avvenuta negli ultimi anni degli effetti legati al consumo della sostanza stessa. Per la sostanza d’uso secondario nella maggior parte dei casi non c?è una sostanza secondaria, seguita da alcol. Rispetto alla sostanza primaria, gli utenti la usano da mediamente 6 anni; per i più giovani il tempo medio è da 1 a 3 anni. Riguardo il luogo abituale d?uso la situazione preferita è sempre con gli amici nei luoghi descritti precedentemente mentre almeno 10 persone, preferiscono invece usare sostanze da soli (a casa, in giro?) e in questi casi, il livello di coinvolgimento con le sostanze è sempre piuttosto alto. Sulla modalità d?uso si evidenzia che l?eroina, tranne due casi, è sempre fumata mentre la cocaina è quasi sempre sniffata (e qualche rara volta fumata); le pasticche sono prevalentemente ingerite in discoteca. Il dato sulle prese in carico conferma che i SerT hanno un aggancio con questa tipologia di utenti e conferma altresì la validità del modello progettato all?interno di Kriptos. Rispetto i trattamenti precedenti ancora una volta si sottolinea come il Progetto Kriptos sia stato studiato per intercettare le persone che non si rivolgono ai servizi preesistenti e che si ?mimetizzano? nella società, è stato dunque un risultato positivo. Per leggere il testo completo vai sul sito di Progetto Uomo


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