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Gianfranco Viesti: non sono inefficaci. Nelle scuole buoni risultati

Ma attenzione ai luoghi comuni: molto di buono è stato fatto. E poi non è vero che gli investimenti pubblici finiscano tutti al Sud...

di Redazione

“Non vi è dubbio che i fondi comunitari non siano stati capaci di contrastare da soli il declino dell?economia, ma questo non consente di parlare di inefficacia”, sostiene l?economista Gianfranco Viesti. «E in ogni caso è prematuro».
Vita: Perché?
Viesti: Perché i fondi sono stati spesi solo in parte. Quella di Vision&Value è tipicamente una valutazione in itinere. La spesa, concentrata negli anni finali, è un po? lenta.
Vita: Non c?è stato spreco di risorse, insomma.
Viesti: Questa è una tesi verosimile ma falsa. Può darsi che si sia intervenuti con agevolazioni eccessive per le imprese e quindi l?impatto sia stato debole, ma molti progetti sono stati realizzati. A Bari in due anni è stato terminato uno degli aeroporti più belli d?Europa. In alcuni ambiti i risultati sono tangibili. Ad esempio nelle scuole, grazie alle risorse europee, sono aumentati i laboratori, i computer e le connessioni ad internet. Soldi spesi bene.
Vita: Alcuni indicano un eccesso di frammentazione?
Viesti: Certo e hanno ragione. La classe dirigente che non si è dimostrata molto orientata al futuro, ha preferito guardare al presente. Non hanno saputo puntare su alcune grandi operazioni, non hanno voluto scegliere. Però basta parlare di troppi fondi? In alcuni settori sono stati, al contrario, troppo pochi. Prenda l?area dei trasporti ferroviari: lì gli investimenti sono scarsissimi. Ma più generalmente la spesa totale per investimenti pubblici pro capite nel Sud è inferiore del 20% rispetto al Centro-Nord. Infine vorrei ricordare che la spesa era al 50% a carico del ministero. La responsabilità quanto meno è condivisa?


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