Welfare & Lavoro

ex campi minatiora vigneti. A squisito!il buono dal mondo

gusto La manifestazione di S. Patrignano

di Redazione

Una San Patrignano aperta e affollata ha ospitato dal 31 maggio al 2 giugno Squisito!, la rassegna enogastronomica della comunità fondata da Vincenzo Muccioli. Oltre 20mila i visitatori di questa quinta edizione, la prima che si svolge tra maggio e giugno, invece che a settembre come da tradizione. Protagonisti della rassegna, i 1.600 ospiti di San Patrignano, impegnati nella gestione della macchina organizzativa, oltre ai 120 espositori di cibi e vini tradizionali che hanno animato il grande «Villaggio degli artigiani». Squisito! ha ospitato una sezione dedicata al cibo “buono”: «Quello che fa bene sia al produttore che al consumatore», spiega Carlo Bozzo di San Patrignano. GoodFood, questo il nome della sezione, raccoglieva le esperienze di cooperative sociali che sperimentano la produzione alimentare come terapia contro l’emarginazione e le dipendenze. Come la stessa San Patrignano, che il 2 giugno ha inaugurato Vite, il ristorante della comunità, un locale «a metro zero» che utilizza cioè salumi e vini rigorosamente «made in Sanpa», prodotti nella collina sottostante la comunità.
Ma la vera sorpresa di GoodFood sono stati i due espositori statunitensi: Roots of Peace, che trasforma i campi minati di Afghanistan, Angola e Iraq in vigneti, e Rubicon Bakery che sostiene 2mila ex tossicodipendenti, homeless e disabili psichici nella produzione di dolci che vende online in tutti gli Usa. E ancora: gare tra chef nella Giostra dei cuochi e approfondimento nella sezione Experimenta dove, sotto l’occhio dei critici Paolo Massobrio e Paolo Marchi, sono state presentate ricette senza barriere per diabetici e celiaci.
Ma Squisito! è diventato anche luogo di incontri e progetti, come quello di realizzare una campagna antidroga nelle discoteche romagnole coinvolgendo vip e ragazzi della comunità. Ne hanno discusso il responsabile del Silb (il sindacato dei locali da ballo) Rudy Citterio; il presidente di San Patrignano, Andrea Muccioli; i coniugi Moratti, amici di una vita dei Muccioli e – sorpresa – don Chino Pezzoli, don Gino Rigoldi e don Virginio Colmegna. «Nulla di definitivo, è stato solo un primo incontro», precisa Bozzo. Comunque, un segnale importante di collaborazione tra protagonisti di diversa cultura e provenienza. Ma si sa, la tavola unisce…


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