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Equosolidale online? Sì grazieMa non dimentichiamo i valori

l'altro commercio Che cosa cambia dopo lo sbarco di eBay nello shopping etico

di Redazione

Si chiama WorldofGood.com, il nuovo sito di e-commerce equo e solidale voluto da eBay in partnership con World of Good, una start-up specializzata nel campo. Il progetto (per ora solo per utenti americani, ma è già previsto uno sbarco in Europa) è rivolto a tutti coloro che intendono fare uno shopping socialmente responsabile. A differenza che nel sito di eBay, i prodotti in vendita su WorldGood.com non sono venduti all’asta: il loro prezzo è fisso.
Grazie al sistema di etichettatura GoodprintTM è possibile conoscere le caratteristiche di ogni singolo prodotto, come il suo impatto ambientale, il grado di aiuto economico alle persone che l’hanno realizzato, se è stato confezionato con l’uso di materiali riciclabili e molto altro. Ma WorldofGood rappresenta soprattutto un notevole bacino di utenti per eBay: si stima che negli States il giro d’affari dei prodotti “ecosostenbili” raggiunga i 206 miliardi di dollari all’anno. Abbiamo chiesto a Chiara Bonati, presidente di Ctm-Altromercato, e a Leonardo Becchetti, economista, una riflessione su questa nuova frontiera del mercato equo.

Non ha rappresentato per noi un elemento di reale sorpresa la recente iniziativa di eBay, che ha lanciato un canale online dedicato all’acquisto di prodotti da commercio equo e solidale. Abbiamo infatti,assistito negli ultimi anni al rafforzarsi del consenso dei consumatori – sempre più consapevoli e critici nelle scelte di acquisto – rispetto alle proposte del commercio equo, che si è quindi accreditato come interessante opportunità anche presso gli operatori dell’e-commerce.
Aumentano, dunque, i canali distributivi che rendono disponibili prodotti realizzati nel rispetto dei produttori e dell’ambiente e si moltiplicano per il grande pubblico le possibilità di alimentare, con gesti concreti e quotidiani, il circuito dell’economia solidale. Per questa ragione, guardo con favore all’apertura di questa nuova vetrina virtuale, che arriva in seguito ad analoghe iniziative già attivate da alcuni soci del Consorzio Ctm Altromercato. La cooperativa Raggio Verde, ad esempio, ha attivato sul proprio sito un vero e proprio catalogo online, dal quale è possibile acquistare prodotti di artigianato o capi di abbigliamento in cotone biologico, ma anche scegliere l’occorrente per un matrimonio solidale.
Ritengo, tuttavia, che la diffusione dei prodotti non possa prescindere dalle diverse iniziative di comunicazione e informazione al consumatore, che rappresentano la caratteristica vincente del modello italiano del commercio equo e solidale e delle Botteghe del Mondo di Altromercato, in particolare.
Quali sono i criteri fondanti del commercio equo? Chi sono le organizzazioni che realizzano e vendono i prodotti? Che significa prezzo equo? Qual è l’impatto di un progetto di fair trade sulle comunità coinvolte? Queste alcune delle domande a cui è possibile trovare risposta entrando nelle Botteghe, luoghi dove il gesto del consumo si trasforma in una relazione profonda tra popoli e culture.
Proprio a partire da questi “generatori di consapevolezza” disseminati in tutta Italia – solo ad Altromercato fanno capo 350 negozi – si è sviluppato il movimento del commercio equo italiano, che negli anni ha saputo avvicinare moltissime persone all’idea che sia necessario e possibile fondare il sistema del commercio internazionale su basi più giuste e sostenibili, per il Nord come per il Sud del Mondo.
eBay si propone, dunque, come un nuovo attore nel panorama del fair trade nazionale ed internazionale. Il nostro auspicio è che questa iniziativa non si traduca in un’occasione perduta e che non faccia cioè leva solo sulla vendita impersonale di oggetti ma sia in grado di trasmettere agli acquirenti tutto il valore aggiunto di una scelta davvero consapevole.


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