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GAZA. Israele respinge la risoluzione Onu

"Continueremo ad agire per raggiungere gli obiettivi dell'operazione", ribadisce il governo israeliano nel rispedire al mittente la risoluzione approvata la notte scorsa dalle Nazioni unite

di Redazione

La macchina bellica israeliana non si ferma neanche davanti alle richieste dell’Onu. Il governo di Tel Aviv ha respinto infatti la risoluzione delle Nazioni unite approvata la scorsa notte a New York con la quale si chiede il cessate il fuoco a Gaza e ha ordinato l’espansione dell’operazione militare di terra iniziata il 3 gennaio scorso. In un comunicato diffuso al termine della riunione del gabinetto, il governo ha affermato che “le forze di difesa israeliane continueranno ad agire per raggiungere gli obiettivi dell’operazione – per cambiare la situazione della sicurezza nel sud – d’accordo con i piani che sono stati approvati” quando si e’ dato il via all’offensiva ‘Piombo fuso’. “Gli sforzi per bloccare il contrabbando di armi nella Striscia di Gaza continueranno”, si legge ancora nella nota.

“I ministri sono stati informati sui colloqui che l’inviato israeliano Amos Gilad ha avuto in Egitto, cosi’ come sulla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu”, ha spiegato un alto responsabile governativo dopo la riunione del gabinetto. ”I ministri – ha aggiunto – hanno ribadito il pieno diritto di Israele a difendere i propri cittadini. A questo scopo, le Forze di difesa israeliane continueranno le loro operazioni per raggiungere gli obiettivi dell’offensiva”, ovvero ”cambiare la sicurezza della situazione nel sud del Paese”. ”L’esercito – ha detto ancora il responsabile – continuerà inoltre la sua operazione per impedire il contrabbando di armi nella Striscia di Gaza e consentirà anche l’attività umanitaria in atto”.

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