Cooperazione & Relazioni internazionali
GAZA. L’Onu chiede una tregua
Quattordici dei 15 membri del Consiglio hanno votato a favore della risoluzione di compromesso
di Redazione
Quattordici dei 15 membri del Consiglio hanno votato a favore della risoluzione di compromesso elaborata in tre giorni di intense negoziazioni che hanno coinvolto diversi ministri degli Esteri dei Paesi arabi, il Segretario di Stato americano Condoleezza Rice, il capo della diplomazia britannica David Miliband e il suo omolologo francese Bernard Kouchner. In extremis, e a sorpresa, gli Stati Uniti hanno deciso di astenersi, con la Rice che ha spiegato che Washington vuole attendere l’esito dell’iniziativa di mediazione in corso da parte dell’Egitto. Il presidente egiziano Hosni Mubarak ha infatti invitato a Il Cairo rappresentanti di Israele e dei palestinesi per colloqui incentrati sui termini di un’eventuale tregua. La risoluzione ”chiede la fornitura e la distribuzione senza ostacoli in tutta la Striscia di Gaza di assistenza umanitaria, tra cui cibo, benzina e cure mediche” e accoglie con favore le iniziative mirate a ”creare e aprire corridoi umanitari e altri meccanismi per la consegna prolungata di aiuti umanitari”. La risoluzione 1860 condanna poi ”tutte le violenze e le ostilita’ contro i civili e tutti gli atti di terrorismo” ed esorta gli Stati membri a intensificare gli sforzi per arrivare ad accordi e garanzie ”per mantenere un cessate il fuoco duraturo e la calma, come il contrasto al traffico di armi e munizioni e la riapertura dei valichi”. Il testo infine ”accoglie favorevolmente l’iniziativa egiziana (il piano in tre punti presentato lo scorso martedi’ da Mubarak ).