Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sanità & Ricerca

FOCUS psichiatria

di Redazione

Mezzo milione di malati cronici e 2 milioni di persone con disturbi dell’umore gravi. Sono gli italiani che, secondo l’Oms, devono fare i conti con patologie psichiatriche. Di questi, solo un malato grave su 4 e una persona con disturbi dell’umore su 10 viene effettivamente preso in carico dai servizi pubblici. Per colmare questo vuoto, i senatori della Lega Nord Fabio Rizzi e Rossana Boldi hanno presentato un ddl di riforma del sistema di assistenza psichiatrica, intitolato «Disposizioni in materia di tutela della salute mentale». A detta dei promotori, scopo della proposta è «aggiornare e razionalizzare i punti critici della legge 180», ovvero la legge Basaglia.
Per far questo la legge punta a ridare alla psichiatria italiana il ruolo di scienza medica positiva e non solamente di tutela sociale del disagio psichico, attraverso alcuni provvedimenti: la creazione di strutture di accertamento e osservazione psichiatrica prolungata all’interno dei pronto soccorso; l’introduzione della nuova figura giuridica della prescrizione psichiatrica obbligatoria, con la quale si notificano al paziente i trattamenti cui si deve sottoporre; la possibilità di effettuare i trattamenti psichiatrici all’interno di strutture private accreditate. Inoltre è previsto un finanziamento differenziato per le diverse strutture dipartimentali, per far sì che categorie diverse di pazienti psichiatrici non vengano messe in competizione per l’accesso alle risorse; si dà vita a un Comitato tecnico permanente sulla salute mentale per il controllo della spesa sanitaria, dell’efficienza e della qualità delle prestazioni erogate e, infine, si prevede la possibilità di curare gli oltre 5 milioni di malati di depressione e di attacchi di panico in centri dedicati, senza dimenticare un potenziamento delle terapie domiciliari per questi particolari pazienti. «La priorità», spiegano i senatori, «è incrementare l’accesso ai servizi psichiatrici pubblici, evitando che la malattia psichica ricada esclusivamente sulle famiglie».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA