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AFRICA. I “matti” italiani costruiscono una scuola in Kenya

Un progetto di cooperazione internazionale del movimento Le parole ritrovate

di Sara De Carli

Il mondo della follia costruisce una scuola in Kenya. È il nuovo progetto del movimento Le parole ritrovate, insieme all’Associazione Itake, che verrà presentato oggi a Milano. Obiettivo: raccogliere metà dei fondi necessari alla costruzione di una scuola a Muyeye (un impegno che vale circa 60mila euro) e -soprattutto – viaggi in Kenya di circa 300 utenti,familiari, operatori in gruppi di 20-30 per volta, per stabilire rapporti stabili di amicizia e di scambio con la popolazione del villaggio e costruire anche altre iniziative.


«Vogliamo dire che il mondo della follia sa fare cose utili al pianeta e che se ne può parlare anche (e soprattutto) fuori della cronaca nera e delle polemiche sulla legge 180», spiega Renzo De Stefani, responsabile di Le parole ritrovate. «L’idea di fondo che ci ha spinto in questa direzione anche in questo caso è quella di veicolare verso il mondo della salute mentale un’attenzione positiva volta a contrastare lo stigma e i tanti pregiudizi che ancora la accompagnano. Il messaggio che vogliamo mandare è molto semplice: la follia non è solo o soprattutto dolore, sconfitta, pericolosità, incomprensibilità, solitudine. Il mondo della follia può servire a fare più vivibile e giusto il pianeta, fa bene all’albero della vita».


I viaggi in Kenya partiranno a settembre e si avvicenderanno per circa sei mesi, la durata della costruzione dell’edificio scolastico.

Info: www.leparoleritrovate.com


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