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NUCLEARE. Il G8 dice no alla proliferazione

È quanto si legge nel testo della bozza di dichiarazione, che parla anche di Iran

di Redazione

I leader del G8 si impegnano «per un mondo piu’ sicuro e per creare le condizioni per un mondo senza armi nucleari». E’ quanto si legge nella bozza di dichiarazione sulla non proliferazione del G8, che riprende le parole pronunciate Praga in aprile dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama per «un mondo libero dalle armi nucleari». Dopo aver ribadito che il Trattato di non proliferazione «rimane la pietra miliare di un regime di non proliferazione nucleare» e riaffermato «il pieno impegno» anche per il disarmo e l’uso pacifico dell’energia nucleare, gli Otto grandi riuniti all’Aquila confermano «l’impegno unanime a lavorare per una soluzione globale, pacifica e diplomatica alla questione nucleare iraniana». «Invitiamo l’Iran ad usare l’attuale finestra di opportunita’ per il dialogo con la comunita’ internazionale in uno spirito di rispetto reciproco e perche’ risponda positivamente alle offerte avanzate», si legge ancora nella bozza, nella quale i leader «condannano nei termini piu’ forti il test nucleare condotto dalla Corea del Nord il 25 maggio scorso…che mina alla pace e alla stabilita’ della regione e non solo…e invitiamo la Corea del Nord a tornare immediatamente al tavolo dei colloqui a sei senza precondizioni». Infine, nel documento si afferma che «la minaccia di terroristi che acquisiscono armi di distruzione di massa continua a essere causa di profonda preoccupazione: siamo determinati a continuare a lavorare insieme per assicurare che i terroristi non abbiano mai accesso a queste armi».

Nella bozza di dichiarazione sul terrorismo – messa a punto, insieme a quella sulle crisi regionali e sulla non proliferazione, durante la cena – si ribadisce che questo “continua a rappresentare una delle piu’ grandi sfide alla pace internazionale, alla stabilita’ e alla sicurezza”. “Il principale obiettivo dei terroristi non e’ solo di diffondere la paura e seminare l’instabilita’, ma anche di minare ai valori fondamentali delle noste societa’”, si legge ancora nel documento, in cui si “respinge l’idea di uno scambio tra sicurezza e principi fondanti delle nostre democrazie”. “Il rispetto del diritto internazionale e la promozione dello stato di diritto sono pilastri fondamentali nella lotta contro il terrorismo”, afferma la bozza.


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