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Sanità & Ricerca

AIDS. In arrivo il testing low-cost

Un nuovo metodo più economico consentirà di allargare il numero di pazienti raggiungibili

di Redazione

Economico, facilmente accessibile, a prova di caldo equatoriale. La svolta nella prevenzione dell’Aids nei paesi africani è in un esame del sangue alternativo ai metodi tradizionali presentato durante la V Conferenza sull’Hiv dell’International Aids Society in corso a Citta’ del Capo (Sudafrica).

Il limite attuale alla diagnosi precoce dell’Hiv nel continente africano – riferisce l’agenzia Asca – è nella difficolta’ di trasporto dei campioni di sangue verso i laboratori di analisi, spesso molto lontani dai luoghi di prelievo. Il plasma ha infatti bisogno di essere conservato in frigoriferi, con costi elevati. Il metodo a macchie di sangue essicato (DBS), che non ha bisogno di refrigerazione, è stato sperimentato per 10 mesi dai ricercatori della Duke University di Durham (North Carolina, Usa) in alcune zone remote della Tanzania. I campioni, raccolti con i due test, sono stati analizzati in un centro distante in media 300 km dai punti di prelievo.

Confrontando i risultati, gli scienziati hanno verificato l’attendibilità del metodo più economico, che consentirebbe dopo un ulteriore valutazione di allargare il numero di pazienti raggiungibili, compresi i bambini, per avviare trattamenti precoci e più efficaci della malattia che secondo i dati dell’Unaids, l’agenzia dell’Onu che si occupa di Aids, conta nell’Africa sub-sahariana un terzo delle infezioni e delle vittime a livello mondiale.


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