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Fondo globale, l’Italia continua ad essere inadempiente

Lo denuncia l'Osservatorio Italiano sull'Azione Globale contro l'AIDS

di Redazione

«Sono passati tre mesi da quando il Presidente Berlusconi, al G8 dell’Aquila, ha promesso di versare il contributo 2009 di 130 milioni di Euro al Fondo Globale contro AIDS, Tb e malaria entro il mese di agosto, e ne mancano altrettanti alla fine dell’anno: nulla, però, finora si è mosso e gli unici segnali arrivati non sono per nulla incoraggianti». Così Giorgio Menchini, coordinatore dell’Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS (Osservatorio AIDS), esprime la sua preoccupazione a nome della rete di 21 ong che rappresenta.


Il ministero dell’Economia ha fatto sapere che la somma di denaro da cui ricavare il contributo per il Fondo Globale verrà versata al ministero degli Esteri “nel corso del 2010” (si veda articolo del 5/9/09 di M.Paganelli su Repubblica.it), declinando ogni responsabilità in merito al contributo per il Fondo Globale, “di competenza del ministero Affari Esteri”.

«Chiediamo che il Presidente del Consiglio rompa il silenzio e dia un cenno che chiarifichi la posizione del governo in merito, ricordando che Berlusconi si è impegnato non solo a versare il contributo 2009, ma anche ad accogliere la richiesta del direttore esecutivo del Fondo Globale di aggiungere 30 milioni di dollari per far fronte all’attuale gap finanziario del Fondo», continua Menchini.

I dati diffusi in questi giorni da UNAIDS, OMS e UNICEF sullo stato dell’epidemia di HIV/AIDS nel mondo e sulla risposta (accesso a cure, trattamento e prevenzione) alla malattia rivelano una situazione incoraggiante, con un aumento nel 2008 delle persone che hanno accesso agli antiretrovirali pari al 36% rispetto all’anno precedente e un incremento generalizzato dell’accesso ai test e alle terapie. Situazione a cui il Fondo Globale ha contribuito, rivelandosi, nei suoi 8 anni di vita, un meccanismo di finanziamento determinante della lotta contro l’HIV/AIDS.


Tuttavia, la strada verso l’Accesso universale a cure, prevenzione e trattamento è ancora lunga: sono almeno 5 milioni i sieropositivi che ancora non ricevono cure e trattamento e l’AIDS continua ad essere la principale causa di mortalità tra le donne in età fertile a livello globale.


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