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Cooperazione & Relazioni internazionali

Anche il sostegno a distanza ha le sue linee guida

Da via Rovello un documento ufficiale

di Redazione

Hanno richiesto oltre un anno di lavoro tra monitoraggio, ricerca ed elaborazione, ma le Linee guida sul sostegno a distanza dell’Agenzia per le onlus ora sono pronte e vengono presentate il 23 novembre a Palazzo Chigi. Costituiranno il riferimento fondamentale per la regolamentazione di un settore che coinvolge – e si parla solo della realtà censita – oltre un milione di italiani “fatturando” 260 milioni l’anno.
La prima novità che emerge dal testo dell’Agenzia è un restringimento di campo: si parla di Linee guida per i soli sostegni a distanza «dedicati a minori e giovani». «Era necessario circoscrivere questa forma avanzata di solidarietà alla sua dimensione più statisticamente significativa: il sostegno dei minori», sottolinea Marida Bolognesi, consigliere dell’Agenzia che ha seguito la stesura del documento. «L’altro aspetto rilevante che l’Agenzia ha valorizzato è quello della reciprocità: in nessuna altra forma di donazione emerge questo livello di coinvolgimento e di crescita del donatore».
Trenta-cinquantenni, per lo più donne, con un buon livello di istruzione. Un impegno economico medio di 270 euro l’anno, costante nel tempo: sono le caratteristiche del Sad, che oggi affronta anche la crisi economica. «Per salvaguardare il futuro del sostegno a distanza bisogna tutelarne la specificità», spiega Vincenzo Curatola, presidente del Forum Sad, realtà in cui si riconoscono 60 enti e che si è dato una Carta dei princìpi. Curatola sottolinea l’importanza di sottoscrivere le Linee guida: «Non sono obbligatorie», dice, «ma garantiscono il massimo della qualità e trasparenza». Nascerà un Albo degli enti che vi si riconoscono, e l’Agenzia per le onlus avrà un ruolo di promozione e controllo. «Tutte le specifiche di trasparenza della nostra Carta dei princìpi sono state riprese», aggiunge Curatola. «Perché salvaguardare il Sad significa differenziarlo, nei bilanci, rispetto ad altre forme di raccolta fondi».


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