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Ecco l’elenco delle ditte inadempienti

Bertolaso: «Colpa di Comune e imprese se 3mila persone non saranno in casa nei tempi»

di Lorenzo Alvaro

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Guido Bertolaso, ne ha avuto per tutti. In una conferenza stampa di fuoco, indetta per fare il punto sulla situazione abitativa degli sfollati e sull’andamento dei lavori di realizzazione dei moduli Map e degli alloggi antisismici del progetto “Case”, il capo della Protezione Civile ha lanciato il suo j’accuse.
«A me non fa mai sconti nessuno, ed è giusto che sia così, non vedo perché dovrei farli io» ha esordito Bertolaso puntando il dito sui ritardi che si stanno verificando per quanto riguarda la costruzione degli ultimi Moduli abitativi permanenti (Map).

Tanti i responsabili: le imprese che non hanno rispettato i tempi di consegna dei lavori, i Comuni che hanno disatteso gli impegni assunti, le organizzazioni e gli enti che «hanno fatto il ponte dell’Immacolata come il Comune dell’Aquila, l’Enel, l’Enel Gas. Queste persone si devono vergognare», perchè hanno impedito di fatto le consegne delle domande. «È colpa loro», ha tuonato Bertolaso, «se tremila persone non potranno entrare in casa nei tempi stabiliti». Bertolaso poi si spinge oltre e minaccia le ditte inadempienti «alcune importantissime a livello nazionale». Il loro nominativo è stato reso pubblico dal sito della Protezione civile, ma non è finita qui, «sono pronto a strappare i contratti se le imprese non si adegueranno alla nostra tempistica. Noi abbiamo lavorato e lavoreremo tutti i giorni e ci aspettiamo lo stesso impegno da tutti. Qui siamo in emergenza, non stiamo realizzando residence o agriturismi; dobbiamo dare un tetto a chi non lo ha ancora».


In conclusione l’ultima stoccata per far capire la propria determinazione «sono pronto ad andare fino in fondo. Non ho alcuna intenzione di subire ricatti da chicchessia, soprattutto se strapagato».


Guardando ai lavori in ogni caso c’è la possibilità di recuperare il tempo perduto ma ci vuole la volontà. Bertolaso sottolinea anche questo e da un ultimatum «utilizzino più operai, se necessario, organizzino più turni. Sulle date di consegna non sarò più disposto a transigere».

I Map
Il motivo della rabbia di guido Bertolaso è presto detto: dei circa 2 mila alloggi provvisori che dovevano essere consegnati ne saranno pronti solo la metà. Ciò significa che invece di dare sistemazione a 5500 persone solo 2400 potranno accedere nei Map, per cui i tempi di consegna slitteranno alla fine di gennaio 2010. A questi Map si aggiungono quelli che andavano sistemati nelle frazioni. Di questi solo il 70 per cento è stato fino ad oggi realizzato e delle 2700 persone che dovevano trovare aloggio nelle abitazioni provvisorie solo 1700 avranno questa possibilità.

Le C.a.s.e.
Parlando delle abitazioni antisismiche del progetto “Case” che si stanno realizzando nelle 19 aree scelte dalla Protezione civile, Bertolaso ha detto che per i lavori di realizzazioni delle nuove abitazioni e delle consegne alle famiglie «tutto procede speditamente. Sono 2737 gli appartamenti fino ad oggi consegnati, a fine anno arriveranno a 3800 così come da programma. Altri 700 alloggi aggiuntivi verranno consegnati entro gennaio per un totale di altri 18 mila sfollati che avranno un tetto».

Le tasse
Durante la conferenza i ritardi non sono l’unico tema. È arrivata infatti anche la conferma che le tasse per gli abruzzesi colpiti dal terremoto saranno sospese per il 2010. Una risposta alle insinuazioni del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente che poche ore prima aveva dichiarato come «anche Bertolaso era stato preso in giro dal governo». «Cialente ha perso una buona occasione per pensare e lavorare su altre cose», reagisce Bertolaso, «la norma che proroga la sospensione delle tasse sarà inserita nel decreto legge che sarà approvato entro la fine dell’anno. Noi parliamo con i fatti. E i fatti sono che entro il 31 dicembre ci sarà il decreto con la sospensione delle tasse».

I numeri
Guido Bertolaso ha anche fatto il punto sulla situazione degli sfollati. «Ad oggi», ha spiegato, «gli sfollati che si trovano sulla costa sono circa 14mila di cui il 60 per cento in case in affitto e il 40 per cento in alberghi. Altri 1300 sfollati sono ospitati nella Scuola sottufficiali della Guradia di Finanza di Coppito (L’Aquila), altri 380 nella casserma militare Campomizi, dopo la chiusura di tutte le tendopoli».



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