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Economia & Impresa sociale 

Arrivano le case del Fondo Aq

Un progetto gestito da Europa Risorse che propone agli aquilani oltre 500 unità abitative

di Lorenzo Alvaro

Il Fondo Aq lanciato da Fimit Sgr e Fintecna ha finalmente ultimato le case promesse. «È vero, siamo in ritardo. Ma non è dipeso né da noi né dalla Protezione civile né dal Comune», ha commentato a Il Centro, quotidiano aquilano, Antonio Napoleone, presidente Europa Risorse, «I passaggi burocratici per la creazione del fondo hanno comportato uno slittamento. Alla fine, anche le 4700 abitazioni del progetto C.a.s.e. avranno qualche mese di ritardo nella consegna, ma ben vengano i tempi visti all’Aquila rispetto a quelli di altri terremoti. Altrove non ci sono stati lo stesso tempismo e la stessa attenzione». Si tratta di un fondo d’investimento immobiliare riservato ad investitori qualificati, nato con finalità etiche e volto a contribuire ad alleviare il disagio abitativo della popolazione abruzzese colpita dal sisma. «Il 17 è stato capitalizzato il fondo», racconta Napoleone,  «quindi abbiamo ricevuto i soldi dagli investitori. Abbiamo scritto ai costruttori per l’acquisto degli appartamenti e la consegna di un anticipo. La fase successiva è quella dell’acquisto definitivo. Si tratta di appartamenti non danneggiati e rifiniti».
Gestito da Europa Risorse Sgr, è dedicato ad interventi “nel cratere”, ed ha acquistato oltre 500 unità abitative già ultimate o in fase di ultimazione, di proprietà di imprese edili locali. Gli alloggi verranno assegnati ai nuclei familiari bisognosi.
Gli affitti a canone concordato sono stabiliti dalle ordinanze. «Così si raggiunge anche l’obiettivo di calmierare il mercato», sottolinea Napoleone, «L’affitto lo pagano i Comuni coi fondi messi a disposizione dalla Protezione civile su conti dedicati. Queste abitazioni non sono liberamente fruibili da tutti. Ci atteniamo rigorosamente all’utenza indicata dalla Protezione civile, che ci fornisce l’elenco degli assegnatari di ogni singolo appartamento. L’assegnazione è un aspetto che non ci riguarda minimamente».
Le abitazioni sorgono in varie zone della città, da Pettino a Sant’Antonio, dalla Torretta al Torrione fino a Pizzoli. Sono tutti edifici ben realizzati e rifiniti. Sono stati coinvolti in tutto 25 costruttori, che hanno messo a disposizione un numero più ampio dei 500 alloggi previsti originariamente.






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