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Sei donatore? Carta canta

L'idea nel maxiemendamento al decreto milleproroghe, come opzione facoltativa. In più i dati sui trapianti 2009

di Sara De Carli

La carta d’identità avrà una voce in più: sarà scritto ufficialmente lì se si vuole essere o meno donatori di organi.

Seppur con parziale retromarcia dall’obbligatorietà all’opzione facoltativa, un comma del maxiemendamento al decreto milleproroghe approvato l’11 febbraio dal Senato prevede che il documento di riconoscimento possa «contenere l’indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare i propri organi in caso di morte». Se approvata anche dalla Camera, la novità potrebbe dare una spinta alle donazione di organi in un Paese, l’Italia, che già si colloca tra i prima in Europa nel settore dei trapianti, con 21 donatori per milione di abitanti.

Nel 1999, con l’approvazione della legge 91, fu introdotto in Italia il principio del silenzio-assenso ma anche in mancanza di un registro dei potenziali donatori (mai creato) più di un milione di italiani hanno espresso il proprio parere favorevole.

Il report del CNT 2009
Di pochissimi giorni fa i dati relativi al 2009, resi noti il 4 febbraio dal Centro Nazionale Trapianti.

Pazienti trapiantati. Sono stati 3164 i pazienti trapiantati nel 2009 contro i 2932 del 2008, per un aumento percentuale tra organi solidi, tessuti e cellule pari al 10.5%. È un dato in crescita dopo la leggera flessione osservata negli ultimi due anni.

Potenziali donatori. I potenziali donatori segnalati dai rianimatori nel 2009 sono stati 2326 contro i 2298 del 2008 con un incremento percentuale assoluto pari all’1.2%.
I donatori utilizzati nel 2009 sono 1167 (contro i 1094 del 2008) con un aumento percentuale assoluto del 6.7%.

Calano le opposizioni. Un dato positivo importante registrato nel 2009 è quello relativo alle opposizioni: nell’anno trascorso la percentuale di opposizioni si è attestata sul 30.3% contro il 32.6% del 2008. La riduzione delle opposizioni registrata nel 2009, dopo due anni di aumento, è il risultato del successo di una campagna mirata di informazione promossa dal CNT. In particolare l’opposizione è calata del 22% in Basilicata e del 16% in Sardegna

Liste d’attesa. In Italia il totale dei pazienti in lista d’attesta nel 2009 è stato pari a 9331 con 164 pazienti in attesa di più di un organo, di cui 6808 per un trapianto di rene con un tempo medio di attesa in lista pari a 2.97 anni, 1447 per un trapianto di fegato con un tempo medio di attesa in lista pari a 2,06 anni, 702 per un trapianto di cuore con un tempo medio di attesa in lista pari a 2,47 anni, 226 per un trapianto di pancreas con un tempo medio di attesa pari a 3,06 anni, 312 per un trapianto di polmone con un tempo medio di attesa pari a 1,90 anni. Nel corso degli anni il sistema delle liste d’attesa si è mantenuto in sostanziale equilibrio e in linea con quello dei principali paesi europei.

Nonostante l’incremento delle donazioni negli ultimi anni, il numero di pazienti in lista d’attesa continua a dimostrare come la rete trapiantologica, il Centro Nazionale Trapianti e la società tutta deve continuare a impegnarsi a fondo per promuovere la cultura della donazione al fine di soddisfare il numero maggiore di richieste possibili.

Scarica in allegato il report 2009.


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