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Famiglia & Minori

Paternità per adozioni. Funziona così

di Redazione

Sono un dipendente di una onlus operante in provincia di Agrigento. Non potendo avere figli con mia moglie, casalinga, abbiamo deciso di adottare un bambino che da qualche giorno finalmente è venuto a casa. Mi è stato suggerito di richiedere i permessi previsti per poter stare con il bimbo durante il primo anno della sua entrata in famiglia. Ho chiesto informazioni a chi gestisce il personale nella onlus in cui lavoro e mi è stato detto che non è possibile soddisfare la mia richiesta in quanto solo la mamma può usufruire di tali permessi. È così?

Ultimamente su tale argomento è intervenuta l’Inps con la circolare n. 118 del 25 novembre 2009. L’istituto, accogliendo l’orientamento del Consiglio di Stato, ha affermato che persone che si trovano nella sua condizione possono usufruire di una o due ore di permesso al giorno, a seconda dell’orario giornaliero di lavoro, entro il primo anno di vita del bambino oppure entro il primo anno di ingresso del minore affidato od adottato in famiglia, così come previsto dall’articolo 40 del decreto legislativo n. 151/2001. In modo particolare è stato riconosciuto tale diritto anche al marito che ha la moglie casalinga, indipendentemente dall’esistenza o meno di situazioni che possano provocare l’oggettiva impossibilità di accudire il bambino. Pertanto vada sul sito dell’Inps, scarichi, dalla sezione a destra “ultime circolari”, la circolare che le ho indicato e la porti a chi gestisce il personale, che così non potrà non concederle i permessi spettanti.


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