Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Leggi & Norme

Sì bipartisan al rientro dei cervelli

Approvata alla Camera la norma «Controesodo». Incentivi per chi decide di tornare in Italia

di Antonio Sgobba

Under 40 emigrati tornate a casa. È stata approvata la norma «Controesodo», il provvedimento ha avuto martedì il via libera della Camera. Consenso bipartisan: 485 voti favorevoli, nessun voto contrario. Un risultato anomalo per questa legislatura. La proposta, che prevede incentivi fiscali per quei lavoratori under 40 che decidono di tornare nel nostro paese per intraprendere un’attività lavorativa, è stata sostenuto dall’Intergruppo parlamentare per la solidarietà e dall’Associazione Trecentosessanta. Tra i firmatari il capogruppo Maurizio Lupi per il Pdl e Enrico Letta per il Pd.

La norma «Controesodo» prevede vantaggi fiscali per i cittadini comunitari sotto i 40 anni residenti in Italia da almeno ventiquattro mesi, in possesso di un titolo di laurea, di un contratto di lavoro dipendente e della residenza fuori dal proprio Paese e dall’Italia da almeno ventiquattro mesi. Interessa anche chi ha svolto, sempre fuori dal proprio Paese e dall’Italia, attività di studio per almeno due anni e decide di trasferirsi nel nostro Paese per iniziare una nuova attività autonoma o d’impresa o per essere assunti come dipendenti. Chi ritorna a lavorare in Italia potrà contare su consistenti vantaggi fiscali per tre anni, attraverso una riduzione del reddito imponibile, maggiorati nel caso in un cui il beneficiario sia una donna.

«Le nuove norme – ha affermato il vicesegretario Pd dopo l’approvazione –si rivolgono a tutte le tipologie di lavoro, con meccanismi automatici e procedure rapide che le renderanno facilmente attuabili». Il sì della Camera è arrivato proprio nei giorni in cui l’Istat diffonde i dati per cui i 18-34enni che rimangono a casa non per scelta sono il 58,6%, circa sette milioni, contro il 49% del 1983. «Ciò che è accaduto martedì ha un significato particolare – scrivono oggi Letta e Lupi al Corriere della sera – una prova di orgoglio e responsabilità».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA