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Cooperazione & Relazioni internazionali

Yehoshua: “Un blitz stupido”

Così lo scrittore israeliano in un’intervista a La Stampa

di Redazione

«Un’azione stupida. Persino più stupida che feroce». Così lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua in un’intervista a “La Stampa” definisce il blitz israeliano sulla nave dei pacifisti in cui sono rimasti uccisi 10 attivisti. «Non avrei mai immaginato», continua lo scrittore, «che potesse finire in un bagno di sangue. C’erano mille modi per fermare o ispezionare quelle imbarcazioni, e vedere se davvero portavano armi. Non era certamente il tipo di carico ipotizzabile per una spedizione come quella. Potevano benissimo nascondere qualche pistola, qualche fucile, persino qualche granata. Non mi sarei certamente stupito. A Gaza ce sono a migliaia in circolazione, non sarebbe cambiato proprio nulla».

«Anche dal punto di vista strettamente militare», sottolinea Yehoshua, «non c’era alcun bisogno di usare i commandos come in un film americano. È ovvio che in una situazione del genere il combattimento divampa in maniera quasi inevitabile, e i soldati sparano se si sentono in pericolo. Se proprio si voleva l’azione di forza, bastava mandarne molti, salire con forze schiaccianti, e forse non sarebbe successo niente».

E conclude: «Perché ci siamo comportati come un piccolo Paese terrorizzato e nervoso, perché spaventarsi per una nave? La mia sola risposta è: si è esagerato oltre ogni limite».


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