Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Nuovo allerta per Gaza

Israele teme una “Freedom Flotilla 2” sulle coste palestinesi

di Redazione

Gli organizzatori dei vari convogli marittimi diretti a Gaza per rompere l’embargo israeliano stanno tenendo un basso profilo e diffondendo informazioni vaghe con l’obiettivo di conquistare una grande copertura mediatica in un’eventuale collissione a sorpresa con la Marina israeliana. È questa la lettura che “Ynet”, il sito del quotidiano “Yediot Ahronot”, dà oggi delle nuove missioni navali in preparazione o già partite per Gaza dopo che il 31 maggio l’assalto israeliano alla “Freedom Flotilla” è terminato con nove morti e un danno internazionale di immagine per Israele. Una nave, ricorda il sito israeliano, è già partita dall’Iran per Gaza e un’altra è pronta a partire. Ma c’è anche chi parla di un’imbarcazione e di un aereo, scrive ancora “Ynet”, citando solo alcune delle voci sul convoglio organizzato dalla Mezzaluna rossa, la Croce rossa iraniana. In base alle informazioni in possesso di Israele, la nave iraniana è partita dal porto di Shatt al-Arab ed è diretta a sud verso Bandar-Abbas nello Stretto di Hormuz. Da là, la nave prenderà la rotta per Gaza, ma al momento non è chiara la sua reale posizione.

La Marina di Israele è invece particolarmente preoccupata e in stato di allerta per il presunto arrivo sulle coste palestinesi, nelle prossime ore, di una nave partita dal Libano e organizzata dal Movimento per la rottura dell’embargo a Gaza. L’uomo d’affari palestinese Yasser Kashlak ha annunciato che le navi da lui finanziate in Libano «non hanno legami con Hamas, Hezbollah e Iran». Stando a quanto annunciato da lui, oltre 50 navi prenderanno parte alla “Freedom Flotilla 2”. Ma l’offensiva della flotilla dovrebbe avere il suo culmine alla fine del mese di Ramadan, che cade il 12 ottobre, quando organizzazioni come “Free Gaza” e “Viva Palesatine” cercheranno di organizzare una spedizione di 10 o 15 navi.

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA