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Enti locali, ecco i vincitori del Benetollo

Il riconoscimento ad Amaroni (Cz), Gorizia, Padova, Reggio Emilia e Novellara (Re)

di Redazione

Il paese calabrese di Amaroni in provincia di Catanzaro. E poi Gorizia, Padova, Reggio Emila e Novellara. Sono questi i comuni “virtuosi” che hanno ricevuto oggi il Premio Tom Benetollo “Per le buone pratiche locali”. La cerimonia si è tenuta alle 10 a Palazzo Valentini, nella Sala del Consiglio Provinciale di Roma, in occasione della terza edizione del premio che la Provincia di Roma ha voluto dedicare al presidente dell’Arci scomparso prematuramente sei anni fa. Il Premio ha lo scopo di ricordarne la figura e l’impegno, valorizzando le buone pratiche di tante istituzioni locali che sui propri territori lavorano per dare concretezza all’idea di una società più libera e più giusta.

I vincitori vengono scelti tra quei Comuni e quelle Province che in questi anni hanno realizzato esperienze originali e partecipate sui temi della pace, dei diritti umani, dell’ambiente, della convivenza, della democrazia, della qualità della vita. E anche quest’anno sono state moltissime le candidature degli enti locali che hanno partecipato al bando di concorso.

La giuria, composta da Raffaella Bolini (Arci), Tonio Dall’Olio (Libera), Maurizio Gubbiotti  (Legambiente), Chiara Ingrao (scrittrice), padre Giovanni La Manna (Centro Astalli), Aldo Morrone (direttore San Gallicano),  Roberto Natale (presidente Fnsi), Gabriella Nicolosi (Ufficio progetti speciali Provincia di Roma),  Simona Restante (Ufficio di Gabinetto del Presidente della Provincia) ha deciso di assegnare cinque premi per le categorie ambiente e sviluppo sostenibile, pace e diritti umani, finanza etica, democrazia partecipata, solidarietà internazionale.

L’assegnazione dei premi è stata preceduta da un saluto del Presidente della Provincia Nicola Zingaretti e dagli interventi di Luciana Castellina, Luigi Ciotti,  Marco Revelli e Paolo Beni.

Elenco dei premi e relative motivazioni

Provincia di Gorizia
Sono due i progetti che la giuria ha deciso di premiare. Il primo per l’impegno coordinato e integrato sulle politiche giovanili. Intorno al Forum Giovanile si è sviluppato un sistema in cui ognuno è chiamato a intervenire, rispondere, dare conto su un piano di pari dignità tra i diversi attori. Questo è ciò che rende interessante e innovativo il progetto. Ulteriore motivo di apprezzamento è l’intenzione di estendere l’esperienza all’area balcanica. Il secondo progetto, “Libri in libertà”, mette a disposizione di tutti i cittadini libri in posti pubblici, dove chiunque può prenderli, leggerli e poi rimetterli in circolazione.

Comune di Padova
Il premio viene assegnato per la ricchezza di strumenti con i quali il Comune di Padova ha affrontato il problema dell’efficienza energetica e della produzione di energie rinnovabili, per la capacità di coniugare misure di innovazione relative alle strutture pubbliche con la promozione di buone pratiche nei confronti della cittadinanza e delle aziende.

Comune di Reggio Emilia
Con il recupero partecipativo dell’area della stazione ferroviaria dal degrado, il Comune di Reggio Emilia dimostra in modo esemplare quanto l’amministrazione della cosa pubblica possa essere orientata al bene. Il “Patto per la convivenza” dimostra che, anche nelle situazioni difficili, è possibile operare per la composizione nonviolenta dei diversi interessi che interagiscono e spesso confliggono nello stesso spazio: è possibile costruire gestione collettiva, partecipata e responsabile del bene pubblico.

Comune di Amaroni (Cz)
La Giuria indica il Comune come un modello di attuazione delle forme di coinvolgimento dei cittadini nei processi partecipativi e decisionali che riguardano la vita concreta di una comunità. Gli amministratori hanno saputo trarre profitto dalla partecipazione diffusa per radicare un’etica della responsabilità di fronte ai valori e ai beni condivisi.

Comune di Novellara (Re)
Il progetto “Nessuno Escluso” presentato dal Comune di Novellara viene assegnato non tanto per l’interculturalità come risposta a una emergenza, ma per la valorizzazione dell’identità cittadina includendo i nuovi partecipanti di questo processo. Attivo dal 2005, rappresenta un esempio di continuità e stabilità, indipendente da “mode” o “mediaticità”.


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